Festa di primavera
di Francesco Campolo
Caro Gesù Bambino,
ieri abbiamo fatto la festa. Alle comunità. Anzi … delle Comunità.
A me mi è piaciuta assai la festa, perché eramo tutti cuntenti ed abbiamo alzato le bandiere e fatto la caccia al tesoro.
Io non ho capito che tesoro era ma sicuramente era bellissimo sennò che tesoro era?
Poi Padre Carmelo ha detto la messa e noi abbiamo cantato a squarciagola che tremavano i muri.
Io ero ssettato ‘nterra pirchì abbiamo cantato nell’angolo tutti fitti fitti.
Poi abbiamo sistemato un tavolo longu 100 metri che c’erunu ospiti a non finiri.
Tutti vecchiareddi cu fazzolettu azzurru o bblu. E non si potiva diri manchicani pirchì c’erano puru i cani..
Abbiamo portato il vino a tavola e su spicciaru ‘ntannenti.
Ma erano tutti allegri e quandu ‘rrivau a pasta cu faciva u bbis e cu u tris. Eppoi c’erano satizzi, patati, pipi, i iatti e tanti cosi chi non ho potuto mangiare pirchì non si faceva attempo a portare a tavola chi scumparivunu.
Noi siamo stati bravi ed efficienti: cocchirunu cucinava, autri purtavanu i piatti, autri ancora facivunu brindisi.
Insomma: i ddubbammu!!
All’urtimo sistemammu due tavoli di legno chini chini di durci. E che bontà!
Io avevo pensato che siccome si erano mangiati quasi quasi pure le sedie non avevano più fame… Mi sbagliavo.
Sono spicciati puro i dolci.
Sarà che all’intrasatto è uscito il sole e si sono tutti buttati sui gradini che parivano ramarri.
Il fotografo ci ha spiccicati tutti nella foto.
E’ stata una bellissima giornata, peccato per chi non è venuto a stare con noi ..
Caro Gesù Bambino,
ti volevo dire pure che a me la base mi piace assai e che spero che ce la manteniamo. Ieri abbiamo chiantato pure un altro arboro di cirase che quando nesciono ‘ndi scialamu.
Tutti gli altri arborelli che abbiamo piantato l’annu passatu crisciru tutti ma dobbiamo spittare un altro poco per avere i frutti.
Io spero che ce la facciamo a spittare pirchì a me la base mi piace assai. Ogni tanto ripeto le frasi e infatti mi dicono che sembro un vecchio…
Ma io sono solo un bambino. Come Giobba … Giobba nella bbalena. Anzi no .. ho sbagliato: Giobba era nella pancia del piscicani.
Padre Carmelo ci ha raccontato tutta la storia e a me mi ha fatto pensare che siamo un po’ tutti come Giobba, che ce ne fottia … scusa, ci dimentichiamo delle cose importanti e ci fissiamo sulle fesserie e non sappiamo distinguere più la destra dalla sinistra (come diceva Gaberscik, un amico mio..).
Io spero che siamo tutti contenti invece di quello che abbiamo e che ce la mettiamo tutta a tenercelo, pirchì sennò simu fissa ‘nto bbonu.
Adesso devo andare a fare i compiti, devo fare un tema che si intitola così: “Una giornata alla base”.
Io spero che mi aiuta cocchirunu pirchì sono ‘gnorante che scrivo scemenze.
Eppoi la maestra Bruna mi currìa ca’ bacchetta…
Caro Gesù Bambino, aiutandi tu e dacci giudiziu e paci.
Nei secoli dei secoli. Amen.