Il NO alla Centrale a Carbone
L’assemblea pubblica del giorno 12 marzo 2011, in Saline, Joniche (RC) organizzata dal Comitato e dal coordinamento delle Associazioni del No al Carbone, con un ampia partecipazione di cittadini, esponenti delle Istituzioni locali e sindacati ha ribadito le RAGIONI DEL NOal progetto della Sei – Repower che prevede la costruzione di una centra le a carbone nell’area ex Liquichimica di Saline Joniche.
Esprimendo piena condivisione e solidarietà al movimento del No al carbone della città di Rossano. La Calabria non può e non vuole diventare una caldaia terminale,dove si brucia carbone per produrre energia.
Ringraziando il Zukunft statt Kohle – Futuro invece di carbone del Cantone dei Grigioni per volere condividere, con noi, questa lotta contro il carbone.
Di fronte alla campagna interessata della Sei,che nasconde la verità sui livelli di Inquinamento prodotti da una centrale,anche di quella progettata a Saline.
Di fronte alla Sei che non dice delle tonnellate di:polveri sottili;di diossido di zolfo;ossido di azoto; piombo, nichel e mercurio che sarranno immesse nell’aria.
Di fronte alla Sei, che non dice della miseria e della distruzione dell’ambiente, nelle regioni Carbonifere della Colombia.
Di fronte alla campagna interessata della Sei,che nasconde che la casa madre Repower, è una società a forte partecipazione pubblica – vedasi il Cantone dei Grigioni,in Svizzera – quindi utilizzando, anche, i soldi dei cittadini Svizzeri per sostenere l’investimento di due nuove centrali, a Saline e ad Amburgo.
In Svizzera è partita una campagna – sostenuta dal WWF,da altre associazioni e da partiti Politici – per chiedere un referendum su tali investimenti nocivi.
Sapendo che è possibile investire nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili.
Di fronte all’attuale politica energetica italiana che prevede centrali a carbone e nucleari, senza che il nostro Paese sia provvisto di un piano energetico nazionale.
L’assemblea ribadisce le ragioni del No al carbone per Saline Joniche. L’assemblea ribadisce le ragioni della salute,del territorio e dell’ambiente.
Alla ragione del denaro, che offende, dice No.
Esprime una idea dello sviluppo di questa terra alternativa al carbone. Che parte dalle risorse naturali, culturali e paesaggistiche dell’area Grecanica.
Progetti pensati ed elaborati nel corso di questi anni,anche dalle associazioni, in collaborazione con i Comuni, ce ne sono. I talenti e le professionalità non ci fanno difetto. L’università di Reggio è una fucina di idee e progetti.
L’assemblea esprime ancora apprezzamento per il voto contrario della Provincia di Reggio C., del Consiglio Regionale della Calabria e della maggioranza dei Comuni.
E la decisione della Giunta Regionale di finanziare i lavori per il ripristino dell’accesso al porto di Saline.
Si aspettano i conseguenti atti deliberativi della Giunta Regionale sul No al carbone.
Una Calabria più pulita non è un sogno. Dipende da ciascuno di noi. E da tutti noi assieme.
Il Comitato e il Coordinamento Associazioni
per il No al carbone