Don Italo ricordato anche in Piemonte
Don Italo Calabrò conquista i piemontesi. Speciale medaglia celebrativa conferita da Napolitano all’iniziativa.
Don Italo Calabrò conquista i cuori piemontesi. Alla figura e all’azione di una delle più alte espressioni della Chiesa reggina sono dedicati due incontri culturali organizzati in terra piemontese, a Moncalieri, per rendere omaggio al sacerdote che con la sua testimonianza terrena scrisse una splendida pagina della storia civile italiana del ‘900. Giovedì 14 aprile l’associazione “Scienza & Vita” festeggerà i 150 anni dell’Unità d’Italia ricordando la vita e l’opera di don Italo Calabrò, da tanti definito “il don Milani del Sud”.
Il Capo dello Stato, con una lettera a firma del segretario generale della Presidenza della Repubblica, ha espresso «il più vivo apprezzamento per le iniziative, grazie alle quali il fecondo magistero spirituale e di umana solidarietà del benemerito sacerdote reggino sarà oggetto di rilettura per confermare la forza e l’attualità della sua lezione e del suo esempio».
Quale segno del suo personale compiacimento, il Presidente Napolitano ha disposto di conferire all’iniziativa una speciale medaglia celebrativa. I due incontri, curati e condotti da “Scienza & Vita”, si svolgeranno in due scuole professionali e hanno questo titolo “Don Italo Calabrò, un prete del Sud che ha unito l’Italia”.
Il primo incontro si svolgerà mercoledì mattina, alle 10, al Birago di Mirafiori ed è riservato agli studenti di questa scuola che educa e forma gli allievi a diventare degli ottimi meccanici. All’incontro sarà presente Renzo Agasso, autore del libro “Don Italo Calabro nessuno escluso mai!”. Tra i relatori ci saranno Marco Borgione, assessore alla Famiglia salute e politiche sociali del Comune di Torino e Mario Nasone, presidente del Centro servizi per il volontariato di Reggio Calabria.
Il secondo incontro si svolgerà mercoledì sera, alle 21, al Pininfarina di Moncalieri. Sarà aperto a tutti. Porterà i saluti Roberta Meo, sindaco del Comune di Moncalieri. Interverrà Renzo Agasso autore del libro su don Italo Calabrò. Ai lavori, coordinati da Pietro Bucolia, presidente di “Scienza & Vita”, parteciperanno due relatori d’eccezione: don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele; Corrado Calabrò presidente dell’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), fratello di don Italo.
Durante l’incontro verranno proiettati dei contributi video eccezionali di don Italo Calabrò. Verranno proposte delle testimonianze coinvolgenti e dei contributi programmati di grande valore civile.
«Insomma, sarà una serata di crescita civile e culturale entusiasmante che tra l’altro verrà documentata con un servizio video professionale e sarà messa a disposizione sul sito della nostra associazione», commenta il presidente Pietro Bucolia. “Scienza & Vita” da statuto si ispira nella sua azione di educazione culturale e civile permanente al carisma di don Italo Calabrò che proponeva – come scrive Renzo Agasso – di cambiare il mondo a partire da se stessi. Questa è la rivoluzione proposta e vissuta da don Italo Calabrò, che ha preso alla lettera il Vangelo.
«Soprattutto– scrive Agasso – la pagina del buon samaritano. Così ha speso la vita a servire Dio, la Chiesa e i poveri. Tutti i poveri, nessuno escluso, mai. I malati dell’ospedale psichiatrico. I giovani difficili. I senza cultura. Le vittime delle mafie. A tutti ha regalato una carezza di Dio. Denunciando il male e affrontandolo a viso aperto. Chiamando la politica alle proprie responsabilità. Guardando in faccia i mafiosi senza paura. Favorendo la scolarizzazione e la cultura per una promozione umana e sociale oltre che religiosa. Avendo fiducia nei giovani e lanciandoli in mille iniziative coraggiose di solidarietà che gli sopravvivono ancora oggi».
L’insegnamento di Don Italo si può riassumere nell’ultima raccomandazione agli amici: «Siate uniti nella Chiesa, perché qui è pienezza di luce, pienezza di grazia… ma sappiate che Dio è amore ed è presente anche fuori… È presente nei fratelli separati, nei fratelli protestanti, nei fratelli musulmani, ebrei, di tutte le religioni, in gente che non crede e forse nel cuore si porta la povertà più grande, quella di essere senza Dio. Ma Dio ha le sue vie! San Paolo dice: “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi”. Non sta a noi giudicare. Nessuno escluso, mai!».
(P. Toscano - Gazzetta del Sud)