Andare oltre
Pubblichiamo una nota che la AS della nostra Comunità MASCI RC 4, Maria Laura Tortorella, incaricata per il settore “Città” nel Comitato Esecutivo Regionale del MASCI, ha recentemente indirizzato alla Segretaria Regionale del MASCI Calabria, agli AS componenti il Consiglio Regionale e agli AS componenti il Comitato Esecutivo Regionale
Cari AS, dall’Assemblea Regionale di giugno u.s., in un balzo, siamo arrivati alla ripresa delle attività… l’estate di mezzo per affrancarci dal “peso” dell’inverno, i campi per riflettere e programmare, per “andare oltre”! Tante le necessità, le chiamate che stanno attendendo una risposta dai singoli e dalle Comunità in relazione all’ambito “città”. Un ambito dove le peculiarità degli specifici contesti di quartiere, paese o città, si incrociano inevitabilmente con quelle che accomunano l’intero territorio regionale favorendo contesti di condivisione dove poterci ritrovare ed impegnare insieme.
M. Josè mi ha pregato di ripartire da quanto già vissuto dagli AS nel 2007, in occasione del centenario della nascita dello scoutismo e mi riferisco all’evento nazionale tenutosi a Locri. Ma non dimenticherei né il Campo Regionale di San Sosti nel 2010, dove abbiamo avuto occasione di conoscerci e confrontarci sul nostro essere adulti in un territorio difficile come quello calabrese, né eventi nazionali particolarmente significativi quali il Sinodo di Alghero del 2009 e l’Assemblea di Principina dello scorso anno.
Già nel 1992 il nostro attuale Presidente Riccardo Della Rocca, nel trattare della Calabria diceva che “il Masci calabro non può che essere un elemento forte per un cammino di progresso e di sviluppo di questa terra, per un cammino da realizzare con tutte le altre forze pulite, coraggiose, impegnate, che sono presenti nella società calabrese”.
Così come proprio a Locri l’allora Presidente Nazionale Littorio Prezioso, nel ricordare i principi di BP, ha richiamato come la cittadinanza attiva sia una specifica del nostro Movimento e che speranza non vuol dire attesa che altri risolvano i problemi, ma promessa di partecipazione alla costruzione della “città dell’uomo”, compromettendosi con la storia.
Sempre a Locri il Vescovo Bregantini riteneva che scegliere Locri significava guardare con occhi positivi la nostra terra indebolita nella sua storia, nella quale uomini e donne coraggiosi e mai piegati al male, desiderano camminare a fronte alta, dignitosamente protesi a riscattarne villaggi e contrade, strade e città, da violenza e arroganza mafiosa.
E, nel lasciare la nostra terra, Mons. Bregantini consegnava ai calabresi, a tutti (anche a noi AS!), l’invito a lottare e vincere con fiducia la rassegnazione, denunciando tutto ciò che viola il progresso rinunciando apertamente alla disonestà.
Sono passati quattro anni da allora ed è ormai giunto il momento di concretizzare gli ideali facendo scaturire dai valori le azioni.
A S. Sosti abbiamo finalmente lavorato sul senso della legalità, sull’importanza della conoscenza e dell’informazione, sulla responsabilità individuale e sulla partecipazione democratica.
All’Assemblea di Principina Peppe A. ha proposto una mozione tesa a favorire un impegno concreto per la legalità: la mozione, abbracciata dal Masci Calabria, è stata fusa con altra mozione con la quale il Masci Piemonte chiedeva l’adesione del Movimento Nazionale all’Associazione Libera, associazioni uomini e numeri contro le mafie, di don Luigi Ciotti. Le distanze, tra due regioni così lontane e così diverse, accorciate con semplicità nella condivisione di questo valore e di questo impegno!
Ed abbracciare Libera vuol dire seguirne costantemente le azioni, partecipare alle attività quando possibile, pubblicizzarne gli appelli, sostenere le iniziative (locali, provinciali e nazionali). Il nostro sito regionale potrebbe dedicare uno spazio apposito a questo.
Successivamente, due mozioni proposte dalla Comunità RC 4 nella scorsa Assemblea Regionale che adesso tocca a noi tradurre in “vita”, facendo crescere quanto seminato.
La prima mozione, approvata a maggioranza (287 si e 24 astenuti), consiste nell’”impegno ad utilizzare a livello regionale fornitori appartenenti a reti di acquisto solidali”. A tal proposito, per favorire il percorso, propongo la redazione di un elenco virtuoso di fornitori (Cooperative di produzione beni confiscati, GAS ed altro), suddivisi per ogni provincia, da aggiornare di volta in volta e diffondere fra le Comunità (e non solo!).
La seconda mozione, approvata a maggioranza (271 si, 6 no e 34 astenuti), consiste nella “richiesta di assegnazione di un bene confiscato alla mafia quale sede del Masci regionale”. Per la sua attuazione, è necessario predisporre un’istanza al Sindaco del Comune di Lamezia Terme per la relativa concessione.
Sarebbe bello, in merito, chiedere alla Comunità Masci di Locri, la prima in Calabria ad avere optato per la scelta della sede in un bene confiscato alla ‘ndrangheta, di offrire, nel corso della prossima Assemblea Regionale, una testimonianza diretta.
C’è ancora tanta disinformazione in merito anche fra noi AS calabresi, che dovremmo essere testimoni della valenza della legge 109/1996 che prevede la confisca dei beni ai mafiosi e la loro restituzione alla società civile per fini sociali. Vari Gruppi Agesci, fra i quali quello RC 15, di Archi (anche a loro si potrebbe chiedere una testimonianza), quartiere di Reggio Calabria ad altissima densità mafiosa, utilizzano beni confiscati per le proprie attività. Allo stesso Movimento Nazionale ne è stato concesso uno a Roma.
Penso sia opportuno, a tal proposito, per evitare dubbi e disorientamenti, chiarire all’Assemblea quale sia e come venga utilizzata la sede “ufficiale” del Masci regionale in Reggio Calabria, di cui è stato fatto cenno nell’ultima Assemblea: è giusto che queste notizie appartengano a tutti, anche per facilitare le scelte collegate.
Arricchire i momenti assembleari con contenuti, testimonianze, confronto e verifica può far sorgere il bisogno, la necessità che l’incontro avvenga. Conoscere per scegliere, informarsi per assumersi responsabilità. Sapere che, a pochi isolati da dove suole riunirsi il CR, in un palazzo appartenuto fino a poco tempo fa alla pericolosa famiglia dei Torcasio, da anni un coraggioso sacerdote bresciano guida una cooperativa di disabili che, nonostante le ulteriori difficoltà che la vita ha riservato loro, si sono fatti carico di sfidare la violenza ‘ndranghetista per riprendersi quanto loro sottratto, senza rinunciare al coraggio ed alla libertà, deve rafforzarci nella certezza che dobbiamo essere testimoni autentici e credibili all’interno della nostra società calabrese, accanto ai nostri giovani dell’Agesci (in realtà loro ci camminano davanti!), accanto ai deboli, a chi soffre a causa della giustizia, a chi sta lavorando alacremente per liberare la nostra terra, a chi ha pagato con attentati o con la vita di un proprio caro scelte di onestà. Facciamoci riconoscere, dunque, AS calabresi, nell’essere testimoni!
Anche con tale obiettivo (ma non solo) potremmo riflettere sull’assenza di Comunità Masci in due delle cinque province calabresi: tra le attenzioni del prossimo triennio, allora, il tentativo di portare anche lì lo scoutismo adulto. Come? Intanto si potrebbero organizzare insieme all’Agesci incontri e/o attività a Vibo ed a Cosenza, finalizzati a far conoscere le dinamiche e gli obiettivi del Masci.
Sarebbe bello, altresì, riuscire a vivere momenti di scambio e confronto sulle problematiche vissute come AS calabresi con AS di altre regioni… anche nel tentativo di contribuire a creare canali “diretti” di informazione alternativa e veritiera.
Riguardando le linee programmatiche del Masci Calabria per il triennio passato, con riferimento all’ambito città, emerge un’attenzione quasi esclusiva al fenomeno tuttora significativo dell’immigrazione. Penso che nel predisporre le nuove linee programmatiche regionali sia importante tener conto sia delle sollecitazioni avvenute negli ultimi anni, a partire dall’evento di Locri, con riferimento alle peculiarità ed alle difficoltà del territorio calabrese prima richiamate, sia ai contenuti delle linee programmatiche nazionali per il triennio 2011/2103 che abbiamo contribuito a redigere a Principina.
Proprio a Principina dal confronto con le altre regioni è emersa la necessità di “aprirci alle risorse esterne per diventare noi stessi risorsa disponibile”, di “metterci in rete con le altre agenzie per tentare di rimuovere le cause che generano i bisogni”, di “promuovere l’etica della responsabilità”, di “dire a chiara voce che il Masci contrasta ogni forma di illegalità e corruzione e si oppone pubblicamente e con forza alla mafia…”, di “sollecitare gli AS a svolgere la propria missione politica per proteggere i beni comuni, tra cui la famiglia”, di “recuperare la dimensione dell’adultità”.
Coraggio, dunque, ripartiamo dopo la pausa estiva con fiducia, affidandoci al Signore… ci guidi sempre con il suo amore.
Buona strada!
Lamezia Terme, 17/18 settembre 2011
Maria Laura Tortorella, AS RC 4,
Incaricata città Masci Calabria