Messaggio del Vescovo
XXXIV Giornata Nazionale per la Vita – Il Messaggio dell’Arcivescovo
Carissimi fratelli e sorelle,
domenica 5 febbraio 2012 celebreremo la XXXIV Giornata Nazionale per la Vita, che la CEI propone, come ogni anno, al fine di sollecitare le coscienze all’alto impegno in favore della difesa della vita, dal concepimento fino al suo naturale tramonto, ed altresì per sottolineare, se mai ce ne fosse bisogno, che per la persona umana il bene grande della vita è un valore alto, assolutamente non negoziabile.
Il titolo del messaggio dei Vescovi italiani, “Giovani aperti alla vita”, vuol proporre un modello di giovinezza che non si basa solamente su un mero criterio anagrafico, ma risiede e fiorisce in chi non rifiuta, ma anzi accoglie, il dono della vita che Dio Creatore e Padre ha affidato ad ogni uomo.
La CEI sottolinea come compito di ogni adulto sia quello di offrire ai giovani esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si accende incontrano adulti disposti a condividerlo.
Anche la Giornata per la Vita non può non riferirsi al grande tema dell’emergenza educativa. Come suggeriscono i vescovi italiani “educare i giovani a cercare la vera giovinezza è una sfida oggi centrale”.
Il messaggio inoltre evidenzia come “l’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di una mentalità che, svilendo la vita, finisce per farli apparire come il male minore: in realtà, la vita è un bene non negoziabile, perché qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e indifeso”.
Impegnato nel delicato servizio alla Vita troviamo nella nostra Arcidiocesi, tra gli altri, il Consultorio Diocesano, che svolge la sua opera meritoria combattendo in prima linea contro il ricorso all’aborto -che ancora oggi le statistiche regionali dicono in incremento proprio tra gli extracomunitari- e aiutando le madri prima e dopo la nascita dei loro figli, in particolare chi, da migrante, si trova a vivere il lieto evento in un contesto socio-economico difficile.
“È un servizio spesso silenzioso e discreto”, afferma a tal proposito la CEI, “che però può ottenere risultati prodigiosi. È un esempio dell’Italia migliore, pronta ad aiutare chiunque versa in difficoltà”.
Il Consultorio Diocesano si onora di essere parte di questo servizio e con sentimenti filiali si dichiara pronto ad intraprendere l’iniziativa promossa dai Vescovi italiani, poiché “chi ama la vita non nega le difficoltà: si impegna, piuttosto, a educare i giovani a scoprire che cosa rende più aperti al manifestarsi del suo senso, a quella trascendenza a cui tutti anelano, magari a tentoni”.
Perché tale servizio possa essere sempre più adeguato alle esigenze odierne il nostro Consultorio ha deciso di dotarsi di un importante strumento: l’ecografo.
A tal fine, mio tramite, rivolge a tutti i fedeli un accorato appello perché vogliano contribuire a raggiungere la quota necessaria per l’acquisto del suddetto strumento.
A tutti il mio affettuoso saluto e la mia Pastorale Benedizione.
Vittorio Mondello
Arcivescovo Metropolita