Centenario delle Suore Francescane a Reggio C.
Domenica 25 marzo 2012, alle ore 11.00, si svolgerà la Celebrazione Eucaristica Presieduta da S.E. l’Arcivescovo Mons. Vittorio Mondello presso la Parrocchia S. Maria di Loreto, a Reggio C., in occasione del Centenario delle Francescane a Reggio Calabria.
Le Francescane Missionarie d’Egitto, ora del Cuore Immacolato di Maria, celebrano il centenario della loro presenza a Reggio Calabria e invitano tutti ad unirsi nella lode e nel ringraziamento a Dio, Sommo bene.
Perché a Reggio Calabria le Francescane?
Un po’ di storia:
Nella città di Reggio Calabria , un gruppo di stimate e benemerite educatrici del luogo, che vivevano come suore, “le Cappuccinelle”, fin dal 1859 si dedicavano all’ educazione e formazione dell’infanzia e della gioventù, presso la chiesa di San Giuseppe.
Con il grave sisma del 1908, che causò distruzione e morte, tutto cessò improvvisamente. Esse tentarono di riprendere il servizio di accoglienza dei bambini quando fu assegnato loro un lembo di terra al rione Sbarre e il Papa, Pio X, provvide alle baracche.
Tre anni dopo il terremoto, su invito dell’allora Arcivescovo Mons. Rinaldo Rousset, giunsero a Reggio Calabria le Figlie della Beata Caterina Troiani, le Suore Francescane Missionarie.
Le Cappuccinelle decisero allora di unirsi a loro, e ciò avvenne con la professione religiosa, fatta alla presenza dell’Arcivescovo, il 22 febbraio 1912, dopo una adeguata preparazione.
Così anch’esse divennero Francescane.
Insieme, con gran fede e generosità, incrementarono gli sforzi e i sacrifici per offrire accoglienza, affetto, educazione, istruzione a tanti bambini, educande, orfane.
Neppure gli adulti poveri venivano trascurati: per loro provvedevano al pasto caldo, giornaliero.
Particolarmente a cuore stava alle Francescane la missione al Rione 208, dove vivevano i più poveri tra i poveri, i nomadi, e là si prodigavano fino a sera tardi per soccorrere coloro i quali avevano bisogno d’aiuto e provvedevano a quanti mancava tutto, proprio tutto: pane, vestiario, educazione. Portavano a loro anche la Parola di Dio e preparavano bambini e adulti a ricevere i sacramenti.
Ogni anno, infatti, l’Arcivescovo, S. Ecc. Mons Giovanni Ferro si recava al Rione 208 e là amministrava l’Eucarestia e la Cresima con solennità: era per tutti grande festa!
Con l’aiuto di Dio e la collaborazione dei cittadini furono superati anche gli anni difficili del conflitto mondiale e dell’ alluvione del 1953, che causò ancora danni alla popolazione.
Ma quel Dio che prova, non abbandona i suoi figli. Così, con il passare del tempo le cose andarono migliorando e ci fu progresso in ogni settore; anche le baracche, dopo più di quarant’anni, lasciavano il posto, un poco alla volta, a costruzioni in muratura
Le Francescane incrementarono l’accoglienza delle orfane, e si dedicarono all’educazione e istruzione nella scuola Elementare e Materna. Aprirono laboratori di musica, di ricamo, di cucito, per preparare le giovani a diventare brave donne di casa e cristiane convinte.
Attualmente le Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria, residenti a Sbarre, operano, per quanto possono, in parrocchia; continuano a prodigarsi per l’educazione e l’istruzione dei minori del Centro diurno, degli alunni della scuola Primaria e dei bimbi dell’Infanzia, con la preziosa collaborazione di persone oneste e sagge, che hanno a cuore il bene vero dei bambini.
Grate a Dio, per quanto Egli ha fatto e continua ad operare per mezzo dei membri della comunità educante, le Francescane innalzano a Dio, Padre amabilissimo, l’inno di lode e di ringraziamento.
A tutti i cittadini, un sincero grazie.
Sr.M.Assunta Morosin
Superiora provinciale