Pentedattilo: il messaggio del Segretario Regionale
Vorrei dare il mio benvenuto in Calabria a nome di tutto il MASCI calabro a tutti i partecipanti di questo campo nazionale del sulla legalità e la cittadinanza attiva. Il luogo scelto è molto significativo, ci troviamo in accantonamento presso l’ostello di Pentedattilo, dove si accolgono alcune significative esperienze di contrasto alla criminalità attraverso l’educazione il lavoro e l’utilizzo di beni confiscati alla mafia. Il MASCI Calabria ha scelto quest’anno come polo d’eccellenza: servire la città e, come dice Maria Laura, la nostra incaricata Città “Servire la città significa renderci prossimi, porre attenzione all’altro che ha bisogno, parlare per chi non ha voce, operare per la giustizia, vivere da protagonisti le attuali sfide del nostro territorio, che ci provoca ad essere dei bravi cittadini, a partecipare alla vita della città e lottare per l’affermazione della legalità, in una terra giornalmente provata.”
Nel MASCI calabro molti adulti scout sono impegnati in varie associazioni che si occupano di legalità e cittadinanza attiva (tra cui ovviamente Libera) attivando percorsi di legalità, anche in rete con altre associazioni. Adulti scout che promuovono e che sono chiamati a testimonianze in Calabria e nel territorio nazionale.
La comunità MASCI di Locri ha ottenuto l’utilizzo di un bene confiscato alla mafia come sede, la nostra stessa comunità regionale ne ha fatto richiesta a Lamezia.
Gli obiettivi di questo campo – conoscere il fenomeno della criminalità organizzata e le sue conseguenze sulla vita sociale del nostro paese; acquisire competenze in materia di educazione alla legalità; sperimentare forme e percorsi di cittadinanza attiva – si collocano nella mozione approvata al’ultima assemblea nazionale di Grosseto 2010: “Gli AS del MASCI impegnano il consiglio nazionale a d intraprendere iniziative concrete volte all’educazione ala legalità, alla giustizia sociale ed alla partecipazione democratica, che inducano alla’assunzione di responsabilità personale, affinchè ciascuno faccia la parte di cittadino, di uomo/ donna di scout per contrastare la diffusione della mentalità mafiosa, dell’omertà, dell’omissione della denuncia e dei doveri civili derivanti dal proprio stato”.
Si legge in un documento del 1991 della Chiesta Italiana, “Legalità è il rispetto e la pratica delle leggi. E’ un’esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune”. Legalità non sono, quindi, solo i magistrati e le forze di polizia a cui dobbiamo riconoscenze e rispetto. Legalità dobbiamo essere tutti noi. Legalità è corresponsabilità con progetti, scelte ed impegni concreti. L’Italia intera si interroga in questo preciso momento storico dove ricorre l’anniversario del vile attentato di capaci. Abbiamo assistito all’attentato a Brindisi, che ha riportato la tensione psicologia si nostri giovani. Ma tante voci si fanno sentire, tante azioni concrete si stanno realizzando (giusto per citarne alcune, a Reggio Calabria, la Bottega della Legalità, dirette a Palermo le navi della Legalità, la Carovana Antimafia la settimana prossima presente in Calabria).
Non si contano le scuole in Calabria, ma anche in tutta Italia, che promuovono percorsi educativi a favore dello sviluppo della legalità, in quanto sfida culturale di una nuova formazione civica dei giovani.
Lo scrittore calabrese Corrado Alvaro, affermò “la disperazione peggiore per una società è credere che vivere onestamente sia inutile”. I giovani, per potere ancora credere nel valore dell’onestà hanno bisogno di vedere noi adulti impegnati nell’educazione alla cittadinanza attiva, per potere così aumentare il loro senso di appartenenza a una comunità e aumentare il loro senso civico per permettere di conseguire la consapevolezza dei propri diritti, oltre che dei propri doveri.
Questo campo è un’occasione per riflettere insieme sulla nostra responsabilità di testimoni credibili.
Concluderei con lo slogan che da più di vent’anno scandisce a Polistena (RC) il percorso di lotta alla mafia e alla mentalità mafiosa: “restare per cambiare, cambiare per restare”.
Quindi: “Restiamo in Calabria per cambiare la Calabria, ma per cambiare la Calabria dobbiamo cambiare noi”.
Buon Campo. Buona Strada
Marie-Josè D’Alessandro
Segretario Regionale MASCI Calabria