Come un robot nella piscina
(Riflessioni sull’ultima Assemblea Regionale del MASCI Calabria)
L’assemblea regionale calabrese del MASCI si è tenuta nella splendida località di Belvedere Marittimo, a bordo piscina. Le sedie bianche, ordinatamente disposte, rasentavano l’azzurro della grande vasca, nella quale invidiati ospiti rinfrescavano i bollori, mentre noi, ordinatamente, ascoltavamo i relatori, i presentatori dei candidati, i candidati, i mozionisti (presentatori di mozioni) e, naturalmente, la nostra segretaria regionale. La quale, col suo delizioso accento francese, ben faceva pendant con la sensazione di frescura che arrivava dalla vicina acqua azzurrata… Tuttavia, una presenza inquietante ha accompagnato la nostra giornata assembleare domenicale: un robot sommozzatore, appiccicato al fondo della grande vasca e collegato ad un lungo filo munito di piccoli galleggianti, che scorazzava senza posa sul fondo del bacino. Sbatteva contro il muro di qua, sbatteva di là… si faceva grandi passeggiate subacquee, tornava indietro, ritornava a sbattere di qua e di là….
Mi sono sentito un po’ come quel robottino. (…)
(…)
A volte, in queste riunioni che coinvolgono una buona parte degli adulti-scout, non si capisce che cosa succede. Sembra di assistere ad un pacifico e sereno confronto fra gentili signore e signori di mezza età, animati dal più puro spirito cristiano, che, d’improvviso, si trasformano in qualcos’altro: chi ammicca, chi ascolta basito, chi si defila, chi richiama l’attenzione, chi interviene, chi si coinvolge, chi se ne guarda bene… chi scocca frecciate e chi gioca d’astuzia.
E mentre il robottino continuava imperterrito il suo lungo viaggio sottomarino, l’assemblea continuava i lavori.
La segretaria regionale (col suo accento francese) ha riassunto sinteticamente e stringatamente tutto il gran lavoro degli ultimi mesi: lavoro di cuore, anzi: di CUORE, come ha scritto lei stessa nel messaggio di ringraziamento nel quale, cercando delle spiegazioni per i numerosissimi voti ricevuti e dicendosi convinta di essere “la meno adeguata” a ricoprire tale incarico, pur sapendo di non avere alcuna speranza di risultare eletta…, decide di non ritirare la propria candidatura… per non deludere nessuno. Come a Masterchef.
Sott’acqua il robottino gorgogliava, di tanto in tanto ed ascoltava la testimonianza di Ilario e Daniela, bravi, giovani e tosti. Inventori del proprio futuro e ideatori, fra l’altro, di una casa editrice denominata “Coccole e caccole”, dedicata ai bambini ma buona per tutti, visto che di coccole c’è sempre bisogno e che le caccole non sono appannaggio solo dei piccolini.
E poi: spazio ai candidati, ed ai loro proclami, ed ai loro presentatori, ed ai presentatori di chi non voleva saperne di candidarsi (vedi la gent.ma sig.ra Zina), ed ai presentatori dei candidati assenti (poiché erano stati candidati da qualcuno da qualche altra parte). Sotto l’abile regia del Presidente dell’Assemblea Mimmo Cotroneo, abbiamo ascoltato quanto di buono ogni candidato ha fatto ed intende fare, i pregi, le aspirazioni, i desideri.
Il Magister Piero (con una presenza scenica da fare invidia a Pippo Baudo), acchiappava il microfono ad ogni piè sospinto per raccontarci cosa ha fatto la Comunità MASCI RC 4, cosa vuole fare, chi ne fa parte e, subito dopo, presentava magistralmente (da Magister, ovvio) il candidato Peppe, scatenando ondate di emozioni in tutti gli astanti (compresa Ivana che nascondeva a stento le lacrime), presentava mozioni, ricordava al Presidente dell’assemblea qualcosa che lo stesso si era scordato… insomma, se non ci fosse stato Piero, ci saremmo quasi annoiati. Sì, però… la performance alla Michelle Hunzicker, alla fine, ci ha nuociuto. Perché, al momento della presentazione della mozione (l’unica, di tutta l’assemblea), è arrivata la critica pesante, rivelatasi insuperabile: “La mozione non deve essere approvata perché Piero ha parlato troppo!”.
Ecco, lo sapevo io: caro Piero, non per offenderti, ma fossi almeno una bella ragazza, ti si guarderebbe volentieri. Poi finisce che parli di bilancio sociale, di bilancio etico, di sobrietà, di essenzialità … e ci votano tutti contro. Anzi: non è che hanno votato tutti contro, per lo più si sono astenuti. Ma tanto, come dice il segretario regionale, se si sono astenuti è perché sono contrari (come lei). E’ evidente… ma contrari perché? Che c’era di male in quella mozione? Che disagio avrebbe comportato l’approvazione della stessa? Quali problemi? Quali difficoltà? Non si capisce. D’altra parte, lo stesso Presidente delle mozioni aveva qualcosa da dire .. contro. Quindi qualcosa che non andava c’era, ma siccome nessuno lo ha detto, l’unica ragione plausibile è quella detta prima: Piero, parli troppo e quindi le mozioni vanno respinte, per definizione.
Il robottino, nel frattempo, continuava a scontrarsi ripetutamente con la murata di destra della vasca, tre quattro cinque volte, prima di fare marcia indietro e spostarsi pigramente dall’altra parte.
Finite le dichiarazioni di voto e ascoltata la sobrietà di Peppe (essenziale e diretto), si è passati alle operazioni di voto. Le schede erano tutte di colore bianco e quindi qualcuno ha inserito quella per le cariche di Presidente (Segretario e Revisore) nell’urna dei Consiglieri e viceversa. Così come qualcuno ha anche invertito i rispettivi candidati … pazienza. Vorrà dire che la prossima volta occorrerà preparare foglietti di colore diverso. Anzi, occorrerà portarsi dietro anche una copia del regolamento per le votazioni, visto che nessuno ci ha pensato.
E così, fra un biscottino e una fetta di torta (squisiti, preparati dai nostri eccellenti ospiti di Belvedere) ed ultimate le votazioni, siamo andati tutti a pranzo.
Cioè, gli altri si sono accomodati per il pranzo nella sala dell’albergo, noi ci siamo spaparanzati a bordo piscina a dividere del buonissimo pane e delle fragranti pizzette. Sobri ed essenziali. Per questo ci bocciano le mozioni.
In attesa dello spoglio la Magister Velia ne ha approfittato per spiegare a tutti il progetto della Base Scout di Mannoli, comunicando la data dell’inaugurazione e ringraziando tutti coloro che hanno contribuito, economicamente e manualmente, ai faticosi lavori di ristrutturazione della bellissima struttura.
Qualche minuto ed abbiamo applaudito l’esito dei risultati che hanno visto, fra gli altri, anche il nostro Peppe Angelone raggiungere vittorioso il traguardo ed il brillante Nicola Santostefano compiere un exploit di grandissimo rispetto, sfiorando il colpaccio. Certo, se qualcun altro della Comunità della Candelora si fosse fatto vedere, a Belvedere, ne avremmo viste delle belle. Pazienza.
Bene. Un ultimo sguardo al robottino, nel suo monotono girovagare, un saluto agli altri adulti scout ed un ringraziamento ai nostri ospiti ed a chi ha condotto magistralmente la riunione, su quel piccolo palchetto di legno che sul frontale portava la scritta “Teatrino Belvedere”.
Buona strada.
Francesco Campolo – MASCI RC 4