Lacrime nella Promessa
“Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio … “
E’ impegnativa, la Promessa scout. Lo ha scoperto Paola, chiamata a pronunciarne la formula al termine della celebrazione eucaristica tenuta alla Base Scout di Mannoli, durante l’ultima uscita di comunità. L’incontro, partecipato e attento, è iniziato con un momento di preghiera che ha protetto i giovani/adulti dal fresco della sera aspromontana e li ha condotti, con la sapiente guida di Piero e Velia, a riesaminare l’anno trascorso evidenziando i pregi dei numerosi gesti concreti realizzati e valutando ciò che di negativo poteva essere evitato.
Il tutto è finito in un gran pentolone, stilizzato su un cartone appoggiato sull’altare della cappella ove si teneva l’incontro e riempito poi con tanti cucchiai sui quali erano state scritte le parole (o le frasi) che racchiudevano, a giudizio di ognuno, ciò che di buono era stato vissuto durante gli ultimi mesi: l’orgoglio della base scout pienamente operativa, il servizio alla mensa per i poveri, l’azione sociale con “Reggio non Tace” ed il movimento “No al carbone”, le iniziative per l’autofinanziamento, le “mani abili” di tutti coloro che hanno costruito tante piccole ma preziose cose …
L’allegria della cena comune è stata seguita da un piacevole incontro con il valente responsabile di zona dell’AGESCI (Mimmo Polito) che, da sapiente educatore, ha spiegato a tutti noi cosa significa fare scoutismo nel quartiere di Archi, coinvolgendoci in una simpatica scenetta costruita su alcuni retroscena veri (e non particolarmente edificanti) vissuti nel proprio impegno quotidiano.
Quindi, dopo democratica votazione, è stata effettuata la scelta sul sistema di governo della Comunità per il prossimo triennio, riconfermando la struttura diarchica di vertice già al presente portata avanti da Velia e Piero.
E sono stati proprio i nostri Magister che, leggendo a due voci una bellissima lettera, hanno raccontato le loro emozioni e le loro impressioni del triennio trascorso e, scansando una lacrimuccia, hanno deposto il grembiule, simbolo del loro (eccellente) servizio prestato, in attesa dell’esito delle votazioni per la nomina dei successori.
Dopo brevi dichiarazioni di voto, caratterizzate dalla individuazione di un rilevante numero di soggetti proponibili per la carica, sono risultati eletti Gregorio e Maria Laura, cui va il nostro augurio sincero e il nostro ringraziamento per il lavoro futuro.
Quindi, mentre alcuni raggiungevano i propri giacigli ed altri accompagnavano (fino ad oltre le tre di notte) Paola nella veglia d’armi, la notte trascorreva tranquilla e ci portava ad una radiosa mattina, riscaldata da un piacevole tepore già dalle prime ore di luce.
L’intera mattinata è stata dedicata alla programmazione: l’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno passato, redatto magistralmente dalla nostra Tesoriera Carmeliana, ha lasciato il posto ad una intensa, approfondita e serena chiacchierata sui possibili sviluppi ed impegni della Comunità e sulla collaborazione di ognuno, nei rispettivi incarichi delle varie pattuglie individuate.
Un cerchio di sedie bianche a ridosso di un magnifico bosco, dal quale ruzzolavano di tanto in tanto ricci di castagne ormai mature e la presenza di un simpaticissimo scoiattolo nero, impegnato a scalare un grosso tronco fino a sparire in alto, al sicuro nella propria tana, ci hanno visto dialogare con seria e ponderata responsabilità, esprimendo propositi, progetti, speranze.
Abbiamo quindi partecipato alla bella funzione religiosa officiata da Don Ernesto, in compagnia degli scout di Archi (e di molti genitori), ospiti della Base per la cerimonia dei “passaggi”.
Infine, Paola si è fatta avanti in mezzo al cerchio di fazzolettoni per andare a prendere il proprio: lì, incontrando gli occhi lucidi di Velia, non è riuscita a frenare la propria emozione che le ha permesso di pronunciare la formula della Promessa con i salti e le pause tipiche di chi la commozione non riesce a trattenere.
E ancora una volta noi giovani/adulti scout siamo riusciti a trascinare ed a meravigliare i più piccoli: tutti i giovani/giovani di Archi guardavano con sorpresa chi, non più fanciullo, avvertiva l’importanza del momento e la trasmetteva agli altri, come un fremito fra gli alberi.
Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore, di fare del mio meglio …
La Promessa è passata di bocca in bocca a suggellare un impegno preso da poco o da tanto tempo ed a rinnovarlo nella volontà di servizio, da affrontare insieme per questo anno che arriva, con forza e tenacia.
Buon Cammino.
Francesco Campolo
MASCI Reggio C. 4