Epifanie in cammino: il dono di un mandarino
Proseguiamo la pubblicazione di articoli sul cammino, segnalatici dalla nostra AS Ivana Canale:
“Epifanie in cammino: il dono di un mandarino”, di Luca Gianotti
Una volta a Creta stavo camminando da solo nella mia traversata del CamminaCreta, quando un uomo piuttosto anziano si è unito a me nel cammino. In qualche modo ci eravamo intesi, aveva capito dove volevo andare, e si era sentito in dovere di accompagnarmi. Non voleva che mi perdessi nel dedalo di stradelli. Comunicava serenità, quell’ uomo. Camminava lento, come chi ha avuto una malattia e cammina per riabilitarsi. Varie volte mi sono detto: ora lo lascio, lo saluto e accelero. Ma si stava bene, di fianco a lui. A un bivio, lui mi ha fatto capire che tornava indietro. Mi ha regalato un mandarino. Un piccolo incontro, come se ne fanno tanti, un incontro di quelli che rendono più ricco il cammino.
Il punto 6 della Filosofia del Camminare della Compagnia dei Cammini è:
Valorizzerò l’incontro. L’incontro con le persone che vivono dove sto camminando. Perché è l’incontro il vero valore del cammino, l’incontro con la natura fuori e dentro di noi, l’incontro con chi vive in modo semplice, che ha tanto da insegnarci, l’incontro con i pastori, l’incontro con persone speciali che hanno avuto il coraggio di scelte di vita controcorrente.
Credo sia evidente a tutti e tutte che se viaggio in automobile mi è molto difficile entrare in relazione con gli altri, chiuso nella mia scatoletta. Senza considerare che una persona che scende da un’auto è vissuta in modo molto diverso da un viandante che si presenta a piedi. Anche quando viaggio in bici non mi è facile deviare per raggiungere il contadino nel campo… per cui il camminare ci consente davvero di incontrare e conoscere persone e storie.
Ma ci vuole curiosità e empatia, voglia di ascoltare, per rendere il nostro cammino un cammino d’incontro. Se camminiamo con tabelle di marcia, cronometri e GPS, ogni sosta, ogni deviazione, è un errore sul nostro percorso. Perdite di tempo. Se camminiamo senza strumenti, con cuore leggero, e voglia di incontrare, allora il cammino ci farà conoscere persone che ci insegneranno altri modi di vedere il mondo e la vita. Piccole epifanie, rivelazioni spirituali causate da un gesto. Come il dono di un mandarino.