Don Peppe Diana: 20 anni dalla scomparsa
“CASAL DI PRINCIPE – Quando fu ucciso doveva celebrare la messa delle 7,30, ma il killer della camorra arrivò prima e don Giuseppe Diana non riuscì neppure ad attraversare la navata. I fedeli che aspettavano pronti a farsi il segno della croce non lo videro comparire con il suo abito talare così come era solito fare.
Don Diana era stato ucciso pochi minuti prima e il 19 marzo prossimo, a 20 anni da quella tragica mattina, quella messa sarà finalmente celebrata.
Sarà officiata dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, nel suo nome e nel suo ricordo. E non sarà certo consueta, perché da 20 anni il 19 marzo a Casal di Principe non è un giorno come un altro. Lo sanno bene tutte le associazioni religiose, laiche, sociali, professionali, di categoria, studentesche ed accademiche, oltre 100 in tutto, che quest’anno si sono unite per lavorare insieme fianco al fianco al programma in memoria del sacerdote casalese.”
“Ho ancora negli occhi il viso pieno di lacrime di Marisa Diana al nostro evento di Salerno quando ho partecipato alla “Piazza” intitolata a Don Peppe (suo fratello) moderata da Francesco Marchetti. Quel pianto vero di Marisa testimonia l’umiltà, la semplicità e la fede della famiglia Diana; quei valori che Don Peppe ha avuto pur crescendo in una realtà difficile come quella di Casal di Principe.
Non è stata una vocazione facile quella di Don Peppe, ma una vocazione maturata quando la chiamata ha fatto coincidere fede, speranza e carità; non c’era fede senza carità per Don Peppe e la speranza , soprattutto verso le nuove generazioni ha guidato il suo mandato di prete scout; già un prete capo scout fuolard bianco che ha fatto della strada… la sua Parrocchia, la sua Chiesa.
Come Presidente del Masci annovero Don Peppe tra i martiri di oggi, tra coloro che non hanno taciuto, ma che hanno pagato con la vita la ricerca della verità , della legge, dell’uguaglianza e la lotta alla sopraffazione.
Per noi AS del Masci Don Peppe è, e resta un punto di riferimento per la lotta alla criminalità organizzata e per la difesa della libertà.”
Sonia Mondin
Presidente Nazionale del MASCI