Un giorno bello
Ieri (16 novembre 2015) siamo stati in un “luogo bello”, siamo stati a Casa EuTòpia …così è stata chiamata questa Casa che, generosamente offerta in comodato gratuito alla comunità reggina della Compagnia di Gesù, è stata dalla stessa destinata ad ospitare una serie di realtà cittadine che si occupano del bene comune e che hanno scelto la gratuità e l’indipendenza da ogni forma di appartenenza! Sarà la casa di Reggio Non Tace e di Civitas, di Microdanisma e della Mag delle Calabrie, del Centro d’ascolto antiusura e del Centro di sostegno oncologico femminile, del Movimento no-carbone e dei produttori agricoli di Calabria solidale, dei Mattanza e dell’Orchestra giovanile dello stretto. Ma sarà anche un luogo di incontro e confronto aperto sulla città.
P. Giovanni Ladiana ha aperto l’incontro ricordando che Casa Eutòpia è un sogno che si realizza e vuole provare ad essere “anticipazione di bellezza più piena”, da sperimentare risvegliando sempre più le nostre coscienze ed assumendo insieme la responsabilità di un cammino che è liberazione per tutti, a partire dagli ultimi.
Il P. Provinciale, Claudio Barretta, ha ricordato che la missione dei gesuiti è stare “dentro”, incarnarsi nella storia, per ascoltare gli affanni e decifrarli, per interpretare la speranza ed ha confermato l’intento di continuare a mettersi in gioco in questa città difficile e bellissima.
La presenza all’incontro del Prefetto Sammartino, del Procuratore Cafiero de Rao, del Presidente Gerardis e dei vertici provinciali delle Forze dell’ordine ha dato un forte segnale di vicinanza delle istituzioni a quanti sono impegnati nel percorso di cambiamento intrapreso.
Proprio il Prefetto ha attribuito all’iniziativa un carattere di novità, segnale di speranza per una città che tuttora ha impresse ferite e vive criticità di rilievo quali la ‘ndrangheta, la violenza, la povertà… una città dove perseguire la verità e la giustizia è una missione dello Stato.
Il Procuratore, poi, ha aggiunto parole di vicinanza e sostegno, richiamando la frase scelta per l’occasione “Nessun ostacolo potrà fermarti finchè la voglia di volare sarà più forte della paura di cadere”… una frase che rende l’idea dell’intento condiviso dai partecipanti all’iniziativa.
La data dell’inaugurazione, avvenuta in un clima informale e di amicizia, non è causale. Il 16 novembre del 1989, infatti, all’Università CentroAmericana, furono uccisi sei gesuiti e due loro collaboratrici. E proprio per ricordarne il loro martirio e confermare l’attualità della missione dell’Incarnazione in questo nostro tempo e nella città di Reggio Calabria che la comunità dei gesuiti ha scelto questo giorno anche per il cambio di testimone che, durante la celebrazione officiata dal P. Claudio, è passato da P. Giovanni Ladiana a P. Vincenzo Toscano.
P. Vincenzo, che per l’occasione ha indossato la sciarpa salvadoregna dai simbolici colori, ha evidenziato come questo passaggio avvenga nel segno della “continuità” e della condivisione del cammino fin qui compiuto. P. Giovanni, peraltro, non cambierà sede ma resterà a Reggio, per la gioia di tutti coloro che hanno deciso di camminare sullo stesso terreno sassoso: la Compagnia di Gesù, con questa scelta, ha confermato ancora una volta il sostegno ad una realtà, quella reggina, che nonostante le difficoltà, prova a muovere piccoli passi su vie di liberazione e di ricostruzione.
La serata si è conclusa con un concerto dell’Orchestra giovanile dello stretto e con i Mattanza che hanno interpretato la Preghiera alla Madonna della Montagna, bellissimo pezzo scritto e musicato dall’indimenticabile Mimmo Martino in occasione dell’iniziativa organizzata da Reggio Non Tace al Santuario di Polsi, per invitare le “donne calabresi” ad essere le prime artefici di cambiamento e liberazione.
Maria Laura Tortorella
(Magister Comunità MASCI RC 4)