Il MASCI RC 4 contro la Centrale a Carbone
di Peppe Angelone (Magister)
Il MASCI Reggio C. 4 già nel 2008 aveva scritto al Ministero dell’Ambiente in merito alla Centrale a Carbone di Saline J. Questo il titolo del documento: “Osservazioni ex art. 23 e ss. D. Lgs 152/06 allo Studio d’Impatto Ambientale e altri allegati finalizzati alla costruzione di una centrale termoelettrica a carbone in località Saline Ioniche (RC) e annesso elettrodotto, proposto dalla società SEI spa.”
In effetti detto elettrodotto arriva fino a Rizziconi senza, peraltro, che la procedura di informazione e consultazione ex art. 24 sia stata inoltrata ai relativi comuni.
In merito a quanto sopra il sottoscritto Giuseppe Maria Angelone, nella sua qualità di legale rappresentante della Associazione Comunità MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) Reggio Calabria 4 –“Mons. Giovanni Ferro”, con sede legale ed operativa in Reggio Calabria, (RC), osserva:
L’area in cui dovrebbe sorgere la centrale a carbone è a sicura vocazione turistica sia per la qualità
Nel merito, l’Associazione rappresentata e i propri esperti a supporto, condivide le numerosissime perplessità del mondo scientifico, istituzionale e della società civile, in ordine alle conseguenze nefaste per la salute dei cittadini e per la salvaguardia dell’ambiente in un’area di circa 50 Kmq quale quella interessata dalle emissioni e dalle attività della centrale a carbone. Inoltre osserva che l’intera procedura non è conforme ai principi in materia ambientale elaborati dalla comunità europea e recepiti dall’Italia.
I “Principi sulla produzione del diritto ambientale” “costituiscono i principi generali in tema di tutela dell’ambiente, adottati in attuazione degli articoli 2, 3, 9, 32, 41, 42 e 44, 117 commi 1 e 3 della Costituzione e nel rispetto del Trattato dell’Unione europea” che possono essere modificati o eliminati soltanto mediante espressa previsione di successive leggi della Repubblica italiana, purche’ sia comunque sempre garantito il corretto recepimento del diritto europeo”. “Principio dell’azione ambientale”: la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente.
Il “principio dello sviluppo sostenibile” impone che”ogni attivita’ umana giuridicamente rilevante ai sensi del presente codice deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualita’ della vita e le possibilita’ delle generazioni future.” l’attività della pubblica amministrazione debba considerare in maniera prioritaria la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale rispetto ad ogni azione che coinvolga interessi pubblici o privati e che “il principio dello sviluppo sostenibile deve consentire di individuare un equilibrato rapporto, nell’ambito delle risorse ereditate, tra quelle da risparmiare e quelle da trasmettere, affinche’ nell’ambito delle dinamiche della produzione e del consumo si inserisca altresi’ il principio di solidarieta’ per salvaguardare e per migliorare la qualita’ dell’ambiente anche futuro.”
L’obiettivo della normativa in materia è di porre gli obiettivi ambientali alla stessa stregua di quelli economici: è questo il motivo per cui la valutazione di impatto ambientale è effettuata durante l’elaborazione de piano o programma e, comunque, anteriormente all’approvazione amministrativa o legislativa del piano o progetto.
Quindi, una valutazione di tipo strategico si propone di verificare che gli obiettivi individuati siano coerenti con quelli propri dello sviluppo sostenibile, e che le azioni previste nella struttura di piano coerenti ed idonee al loro raggiungimento. La valutazione d’incidenza è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso.
La valutazione di incidenza, se correttamente realizzata ed interpretata, costituisce lo strumento per garantire, dal punto di vista procedurale e sostanziale, il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie e l’uso sostenibile del territorio. La valutazione d’incidenza rappresenta uno strumento di prevenzione che analizza gli effetti di interventi
Pertanto, la valutazione d’incidenza si qualifica come strumento di salvaguardia, che si cala nel particolare contesto di ciascun sito, ma che lo inquadra nella funzionalità dell’intera rete. Localizzazione del progetto Il progetto della SEI per la costruzione di una centrale a carbone con la potenza di 1200 MW individua nel comune di Montebello Jonico, frazione di Saline Joniche, il sito più idoneo per detta opera.
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