Arte torna arte: un patrimonio restituito
Pubblichiamo l’appello di Libera Reggio Calabria, in occasione dell’apertura della mostra dei quadri confiscati a Gioacchino Campolo:
“Trasformare in opportunità i beni, anche culturali, tolti alle mafie”. È l’appello che viene dal Coordinamento reggino di Libera, in occasione della prossima apertura, in un’ala del rinnovato Museo Nazionale della Magna Grecia, della mostra dei 107 quadri di celebri autori confiscati al reggino Gioacchino Campolo. Con l’evento “Arte torna arte, un patrimonio restituito” si rendono fruibili al pubblico le tele di importanti pittori di livello internazionale, che vengono finalmente ridonate alla comunità in tutta la loro bellezza e nel loro inestimabile valore. Ma in mostra, con questi splendidi oggetti d’arte, sarà anche la bellezza e il valore dell’impegno collettivo delle donne e degli uomini delle istituzioni che hanno consentito di trasformare i frutti del potere e della sopraffazione criminale in simboli di riscatto e in speranza di un futuro prospero.
L’operazione artistica ha, quindi, un altissimo significato sociale e costituisce una buona pratica nella materia, che assume sempre maggiore centralità e urgenza, del riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
È fondamentale andare avanti, con coraggio e determinazione, sulla strada del contrasto economico e culturale alla ‘ndrangheta che passa, innanzitutto, dal travaso costante e celere di beni dall’economia illegale a quella legale.
Trasformare il frutto del crimine in opportunità per l’economia di questa terra, soprattutto per i giovani. Questo deve essere l’obiettivo comune di istituzioni e società responsabile per il presente e per il prossimo futuro. Solo così sarà possibile costruire un tessuto economico che sappia essere non solo sano e immune dalla peste delle mafie, ma anche giusto, solidale, rispettoso dei diritti degli uomini e custode dell’ambiente che ci circonda.
Coordinamento territoriale di Libera Reggio Calabria