Basta ‘ndrangheta, vogliamo vivere liberi!
Pubblichiamo l’articolo che il nostro Peppe Angelone ha scritto per il settimanale l’Avvenire di Calabria, n. 34 del 15 ottobre 2011.
Si è svolta domenica 9 ottobre, nonostante la pioggia, la manifestazione organizzata dal Movimento REGGIONONTACE per solidarizzare con il sostituto procuratore Giuseppe Lombardo destinatario nei giorni scorsi di una pesante intimidazione. Una bomba carta è stata infatti rinvenuta nel parcheggio della procura riservato al dott. Lombardo; accanto alla bomba (non innescata) una foto del magistrato ed una frase intimidatoria. Il dott. Lombardo è il PM al processo Meta che vede alla sbarra le principali consorterie ‘ndranghetiste di Reggio oltre che titolare di varie altre indagini.
Indispensabile, dunque, scendere per strada per contrastare la strategia della tensione con cui la ‘ndrangheta e chissà quali altre forze oscure, vogliono condizionare la vita della città soffocando nella paura ogni tentativo di riscatto e di reazione.
Già lo stesso dott. Lombardo aveva ricordato in aula come i reggini vivano una sorta di illusione di libertà, in una situazione in cui la criminalità organizzata ed i suoi sodali, palesi e occulti, influenzano pesantemente i destini della città.
Facciamo finta di credere di essere liberi ma in realtà la nostra è una sorta di “libertà condizionata”.
La ‘ndrangheta controlla, direttamente o indirettamente, le attività economiche della città, taglieggia i commercianti e infiltra le istituzioni sia a livello politico che amministrativo.
Tutto questo sta venendo fuori sempre di più chiaramente dalle indagini della Procura guidata dal dott. Pignatone che, negli ultimi anni, ha inferto colpi molto duri alla criminalità organizzata di Reggio e Provincia.
Ma la repressione giudiziaria da sola non basta.
Ci vuole la ribellione delle coscienze di tutti i cittadini onesti che, lo sappiamo, sono molti di più delle centinaia che da quasi 2 anni scendono in strada ad ogni attentato o intimidazione.
Il NO alla ‘ndrangheta deve essere gridato da tutti quanti abbiano a cuore le sorti della città, il futuro dei propri figli, il rilancio dell’economia, la sconfitta della disoccupazione, un nuovo sviluppo.
Cominciando dalle associazioni, dai movimenti, dai gruppi laicali ed ecclesiali, dai parroci, dalle rappresentanze di categoria, dagli ordini professionali tutti devono avvertire il dovere civico di fare la propria parte per la ricostruzione della città.
Soprattutto i cristiani, in ragione della loro appartenenza a Cristo, sono chiamati a dare testimonianza della loro fede e della loro speranza vincendo la paura in forza dell’amore per la verità e la giustizia.
Il Movimento REGGIONONTACE ha avviato da tempo un’azione di risveglio della coscienza civile, di testimonianza e di solidarietà a quanti compiono fino in fondo il proprio dovere a rischio della vita.
Siamo in tanti, tantissimi, ma non ancora abbastanza.
Tutti devono sentirsi chiamati a fare la propria parte manifestando pubblicamente la propria ribellione e la propria volontà di riscatto, vincendo la paura perché siamo in tanti e tutti insieme possiamo definitivamente liberarci dal giogo criminale.
Già due ‘ndranghetisti intercettati nella piana di Gioa Tauro dicevano: “se la gente si ribella per noi è finita”.
Dunque non è vero che ribellarsi non serve a niente, che manifestare è inutile, che scendere in piazza non spaventa la ‘ndrangheta: è vero il contrario!
Ma non ci sono solo le manifestazioni che pure sono indispensabili.
Domenica scorsa si è parlato anche di alcune azioni concrete già in campo da un po’ di tempo:
1. L’associazione LIBERA si è costituita parte civile al processo ‘Meta’; ogni venerdì mattina dalle ore 9.30 presso l’aula bunker di viale Calabria, presenzia alle udienze del processo. Sarebbe utile che ci si andasse in tanti, anche per qualche ora ciascuno, per testimoniare l’attenzione della città, per stare dalla parte della giustizia oltre che per dare il cambio a quanti ci stanno andando sempre.
2. Sempre LIBERA ha avviato da tempo un’iniziativa di sostegno ai commercianti che si ribellano al pagamento del pizzo costituendo una rete di consumatori responsabili che si rivolgano prevalentemente a costoro per i loro acquisti. Sarebbe opportuno che questa rete si allargasse sempre di più con l’adesione di altri cittadini.
3. Il Movimento REGGIONONTACE organizzerà a breve una nuova assemblea cittadina per fare il punto della situazione e programmare le prossime iniziative. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare e a dare il proprio contributo.
4. Sempre REGGIONONTACE sta organizzando un incontro di informazione e di approfondimento sulla gestione delle risorse economiche negli Enti Locali e sulle sue conseguenze concrete per la vita dei cittadini. Il coordinamento del movimento, aperto a tutti, si riunisce il 2° ed il 4° mercoledì del mese; consultare il sito www.reggionontace.it.
Dunque ci sono in campo queste ed altre azioni concrete che tutti, con poco sforzo, possono contribuire a potenziare diventando cittadini attivi e responsabili.
Peppe Angelone
MASCI RC