Categoria: Articoli

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Il messaggio pasquale di Padre Fabrizio Valletti SJ

Pubblichiamo il messaggio pasquale di Fabrizio Valletti SJ, Assistente Ecclesiastico dell’AGESCI e del MASCI

Care amiche e cari amici,
non mi è possibile mandarvi un messaggio uno per uno, come vorrei. Nello spedirvi questi pensieri vi tengo comunque personalmente presenti, nel desiderio di condividere questo tempo nella pienezza del suo valore. Tempo pieno di contraddizioni, speranze e sofferenze. Ma è proprio nello stato di confusione, di smarrimento che meglio scopriamo quelle energie interiori che ci fanno reagire con forza e decisione. Insieme ad un riscatto morale si fa strada la coscienza che sia necessaria una svolta culturale, ricercare cioè le coordinate di un vivere civile e comunitario che sia fondato sulla lealtà, sull’ onestà, sulla responsabilità personale e non sull’immagine o sulla apparenza dettata da manovratori interessati ai propri tornaconti personali.

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Messaggio dell’Arcivescovo per la S.Pasqua

Carissimi, in questo momento così delicato e carico di speranza della vita della Chiesa e del mondo – con nel cuore la commozione per il forte gesto di rinuncia di Benedetto XVI e la gioia di avere già avuto da Dio il dono dell’umile Papa Francesco come Vescovo di Roma e Pontefice della Chiesa universale – sento vivo il bisogno – nell’imminenza della celebrazione del mistero di Cristo, morto, sepolto e risorto – di rivolgermi a tutti voi, ad ognuna delle comunità cristiane delle quali siete parte viva, per esortarvi ad accogliere nella pienezza questo singolare momento di grazia, questo passaggio del Signore, che vuole condurci – anche attraverso l’esperienza dura della croce – alla gioia della libertà.

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Reggio C. : si ferma il Terzo Settore

Il Terzo Settore si ferma e scende in piazza. Martedì 19 marzo dalle 10,30 sit-in a Piazza Italia

Il 19 marzo fermeremo i servizi che gestiamo per conto del Comune e scenderemo ancora una volta in piazza per rivendicare i diritti degli ultimi, dei cittadini più deboli. Lo faremo con la morte del cuore, consapevoli che si tratta di un gesto estremo, l’ultimo prima della inevitabile chiusura definitiva di esperienze straordinarie che nel corso di oltre 30 anni hanno restituito dignità ed umanità a migliaia di persone dimenticate, abusate, abbandonate, ferite. Saremo in piazza con loro, con le loro famiglie, con chi rischia di pagare il dazio di una città che, affogata in un presente drammatico, non si fa scrupoli di abbandonare al proprio destino i propri figli più fragili.

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Solidarietà al PM Giuseppe Lombardo


«Se non la smetti ci sono pronti altri 200 chili»
. Queste parole accompagnano l’ennesimo tentativo d’intimidazione nei confronti di Giuseppe Lombardo, uno dei più attivi e combattivi magistrati della nostra Procura. Queste parole ci motivano, ancora una volta, a ribattere colpo su colpo – con la nostra faccia e con gesti chiari di solidarietà – per non permettere più che la ‘ndrangheta agisca nella nostra città, senza risposte della gentegente della Società Civile. Già in passato abbiamo detto e praticato pubblicamente la nostra scelta d’essere scorta civica della Procura e, anche in altre occasioni in cui Giuseppe Lombardo ha ricevuto minacce, abbiamo manifestato – non in maniera rituale – la nostra solidarietà alla sua persona. Stavolta, la nostra solidarietà non può prescindere dalle parole di Brecht che Giuseppe Lombardo ha citato recentemente:
«Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente».

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Grande testimonianza di Don Giacomo Panizza

Pubblichiamo una nota del Segretario Regionale del MASCI Calabria, Marie-José D’Alessandro, sulla testimonianza di Don Giacomo Panizza alla Giornata della Spiritualità del MASCI Calabria, svoltasi a Briatico (VV) sabato 2 e domenica 3 marzo 2013.

“Grande testimonianza di Don Giacomo Panizza, bresciano, ha fondato nel 1976 a Lamezia Terme “Progetto sud”, una comunità autogestita insieme a persone con disabilità e contribuisce a diverse iniziative della Caritas italiana e dalla Calabria. E’ nel mirino delle cosche dal 2002, quando spezzò il cerchio della paura prendendo in gestione il palazzo confiscato ad una cosca. Lo stabile dista pochi km dalla famiglia in cui abitano i mafiosi. Da allora è sottoposto ad un programma di protezione. Ha scritto numerosissimi saggi e brevi contributi, apparsi non solo su riviste di settore, ma anche in numerosi libri. Tra le sue opere “Finchè ne vollero. Diario spirituale perché materiale” . Don Panizza Interpreta con il suo continuo presidio sul territorio, un impegno non solo fisico, ma soprattutto spirituale, un sentimento che le cosche tendono a reprimere.

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Un’intera giornata in ricordo di don Mimmo Morabito

FOSSATO JONICO (RC) – A 35 anni dalla scomparsa, don Mimmo Morabito, indimenticato parroco che ha speso la vita a servire il prossimo, è stato ricordato a Fossato, suo paese di origine. Erano in tanti a gremire la piazza del piccolo centro: amici, parenti, paesani, conoscenti e, soprattutto, i gruppi Scout e MASCI del Duomo di Reggio, di cui don Mimmo è stato guida spirituale negli anni ’70. La logistica dell’evento è stata curata dall’associazione culturale “I fossatesi nel mondo” del presidente Mimmo Pellicanò, con la collaborazione dell’Agenzia dei Borghi Solidali.



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Crociata: scoutismo, la sfida educativa


 
Il segretario generale della C.E.I., monsignor Mariano Crociata, ha aperto il 4 febbraio i lavori del Convegno nazionale degli Assistenti ecclesiastici dell’AGESCI (Associazione guide e scout cattolici italiani), della Fse (Associazione italiana guide e scouts d’Europa cattolici) e del MASCI (Movimento adulti scout cattolici italiani), dal titolo “Adulti testimoni in un mondo che cambia. Una sfida educativa”, in programma fino mercoledì ad Assisi, presso “La Cittadella”. «Il nostro è un ministero aperto sull’universale, la nostra presenza sacramentale ha il potere di raggiungere chiunque nella Chiesa – ha detto Crociata – ma vale anche l’inverso: la nostra presenza porta le attese e i doni di tutta la Chiesa nel luogo in cui operiamo e alle persone alle quali sul momento ci stiamo dedicando con la predicazione, i sacramenti, la comunione fraterna. Voi assistenti non siete, dunque, aggiunti alle associazioni, giustapposti come un corpo estraneo, ma parte viva e qualificata di una Chiesa di cui tutti nell’associazione sono membra allo scopo di alimentare tale essenziale ecclesialità».

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Per riflettere sull’immigrazione…

Lettera del Sindaco di Lampedusa all’Italia e all’Europa.
 
Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa. Eletta a maggio 2012, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme; il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola? Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l’inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce.

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Anche se il tuo cuore ti condanna…



Se a una persona che ci è vicina venisse a mancare il suo volto di vivente, tienigli forte la faccia contro il vento!
[s. Giovanni il persiano]

Alla questione: cosa fare con se stessi? la trappola è rispondere al livello dell’agire. Spesso l’azione serve da alibi: ci si lancia con ebbrezza, per evitare di incontrare se stessi. Ma come si spera di incontrare gli altri, d’amarli in verità, se non abbiamo incontrato anzitutto noi stessi? Non si potrà rispondere alla questione: cosa fare con se stessi? se non al livello dell’essere, iniziando con lo strappare le nostre maschere e con l’accettare di essere ciò che siamo: e per accettare, così, ciò che sono gli altri, dietro alle maschere che ancora non sono riusciti a togliersi.

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Uno scoutismo che unisce

In occasione delle ultime festività natalizie e precisamente il 28 dicembre, si è tenuta a Reggio Calabria la consueta cena conviviale organizzata dalla Comunità Scout Brutia. Durante la serata Vittorio Alfieri ha salutato e ringraziato a nome della comunità tutta il Presidente Mario Rizzoli, giunto da Legnano insieme alla moglie Stefania proprio per incontrare i fratelli scouts reggini. Il Presidente ha tracciato le linee del percorso condiviso in comunità, un percorso che mette al centro la crescita personale dell’adulto. Ha proposto delle modifiche al regolamento della Brutia, con specifico riferimento al settore sociale, politico, economico e religioso ed ha citato la Casa del Volontariato di Legnano quale esempio di rete fra associazioni che offrono dei servizi specifici. Ha auspicato, inoltre, un ritorno al cammino del pellegrino, da lui riscoperto percorrendo la Via Francigena.