Categoria: Articoli

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Un grazie per domenica!


Pubblichiamo una lettera della nostra magister Marialaura Tortorella, in occasone della recente uscita di Comunità a Bruzzano Zeffirio (RC).

Cara Comunità, grazie per la bella giornata di domenica!
Un’uscita scout è un’uscita scout, poco cambia se i partecipanti hanno 20 o 50 e più anni purchè si riesca a viverla all’insegna dei valori che caratterizzano lo scoutismo e che assumono particolare valenza quando divengono esperienza concreta. L’uscita a Bruzzano  della scorsa settimana è stata un tuffo nel territorio che ci circonda e che spesso non conosciamo.

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Madonnina in legno alla Base Scout


Si è svolto domenica 23 agosto, nel suggestivo scenario naturale della Base Scout Aspromonte di Mannoli (Santo Stefano – RC), il consueto incontro estivo dei fratelli scout della Comunità Scout Brutia, antico sodalizio che riunisce i cosiddetti “Ragazzi del Campanile”, quel gruppo di giovani reggini che tra gli anni Cinquanta e Sessanta vissero attivamente lo scoutismo nel cortile del Duomo di Reggio, guidati dall’indimenticato assistente Don Vincenzo Lembo.

Oggi la Comunità è guidata da Mario Rizzoli – storico Capo Reparto del Reparto “Aspromonte” – e si riunisce periodicamente per fornire, ancora adesso, il suo attivo contributo, fungendo da stimolo per gli scout dei tanti gruppi e delle tante associazioni presenti sul territorio reggino.

Tra gli eventi più importanti di cui si è resa di recente promotrice la “Scout Brutia” ricordiamo il Convegno sull’Educazione, svoltosi al Seminario di Reggio C., che ha riscosso un grandissimo successo di partecipazione, al di sopra di ogni più rosea aspettativa. E poi, anch’essa recente, la cura del volume dedicato agli scritti di Teofilo Maione, altra indimenticata figura di scout reggino e Adulto Scout della nostra Comunità MASCI RC 4.

In occasione di quest’ultimo raduno estivo, Mario Rizzoli, a nome di tutti i soci della Comunità Scout Brutia, ha donato alla Base Scout di Mannoli la statua in legno della Madonnina, punto di riferimento spirituale, per molti anni, di centinaia e centinaia di scout passati dalla Base Scout “Forge” – anch’essa in Aspromonte – realtà ideata e realizzata dalla Scout Brutia e oggi gestita dal CNGEI reggino.

Nelle immagini, la semplice, ma sentita cerimonia del passaggio di consegna tra la “Scout Brutia” e la nostra Comunità MASCI RC 4, rappresentata dalla Magister Marialaura Tortorella.

A seguire, si è svolto un piacevole incontro conviviale tra tutti i presenti, al quale la nostra Comunità MASCI RC 4 ha contribuito attivamente cucinando e svolgendo servizio ai tavoli.

(Clicca su ogni immagine per ingrandire)

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Un grido di umanità

“Quando do da mangiare a un povero, tutti mi chiamano santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora tutti mi chiamano comunista”. Queste parole di Helder Camara oggi suonano al contempo attualissime e superate: almeno in Italia, ormai sono pochissimi quelli che chiamano “santo” chi sfama i poveri – al massimo è un buonista – mentre, con il trionfo del pensiero unico neo-liberista, l’epiteto “comunista” è usato solo da alcuni ambienti della destra americana nei confronti di papa Francesco.

Eppure, con il fenomeno dell’immigrazione siamo di fronte a un paradosso simile: chi ha responsabilità di governo e chi dall’opposizione confida di averne a breve continua a parlare di “emergenza” per un fenomeno che ormai risale ad almeno una ventina d’anni – o abbiamo già dimenticato le navi stracolme di albanesi che approdavano in Puglia? – e a latitare in azioni politiche a medio e lungo termine, confidando che il tessuto sociale e le reti della solidarietà umana suppliscano alle loro carenze.

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Il cammino è istinto di sopravvivenza

Comprendo sempre meglio perché ho ricominciato a camminare. In tanti lo stiamo facendo, e questo significa un comune sentire. Una volta anch’io ero affascinato dal mito del progresso. Dell’uomo che controlla e conquista col suo sapere la Natura e l’Universo tutto. È vero, mi battevo per l’uguaglianza fra gli esseri umani e per la libertà dei popoli. Ma non avevo affatto chiaro che con la sua sete di onnipotenza questa umanità sta consumando e distruggendo le risorse del pianeta di cui fa parte. Come non avevo chiaro che questa corsa senza freni al denaro e al successo è il meccanismo principale dei nostri malesseri e perdita di salute.

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Rosso di sera…

Rosso.

Sulle mani e come le mani di Giuseppe, che raccolgono le more, una ad una, fino all’ultima, per donarle agli ospiti. Piegato, sul roveto intrecciato e reso caldo dal sole, giù, fino a terra, come se il gesto di scovare e prendere anche la più piccola mora, quella più brunita dal tempo, fosse un dovere non rinviabile, oltre che un piacere. E solo quando nelle mani, grandi, non riescono più a stare, si convince a depositarle in una ciotola, quasi con dispiacere, poiché frutto della fatica e del suo lavoro, racchiuso in quelle mani, come un dono prezioso della terra all’uomo.

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Preghiera comunitaria all’Altissimo

A conclusione del Campo Estivo della nostra Comunità MASCI RC 4, svoltosi a Seminara (RC), dal 17 al 19 luglio, pubblichiamo il testo della Preghiera che gli Adulti Scout hanno rivolto all’Altissimo in occasione della S.Messa domenicale, celebrata da Don Pino Demasi, sotto la Grande Quercia:

Signore, oggi, dinnanzi  a questo altare, ci accostiamo a Te con le nostre povertà, per
invocarti ed offrirti tutto l’impegno di cui siamo capaci…
Aiutaci ad evitare le divisioni tra noi
Aiutaci a mantenere l’unità
Aiutaci ad essere autentici e a non giudicare
Rendici consapevoli della bellezza dell’essere in comunione
Donaci  lucidità nell’agire e forza per non rinunciare dinnanzi alle difficoltà
Aiutaci ad aprire i nostri cuori
Aiutaci a sottrarci a “strategie” e ad essere sinceri gli uni con gli altri
Aiutaci ad essere trampolino di lancio
Aiutaci a riempire insieme i nostri “vuoti”
Aiutaci a far tesoro dell’esperienza vissuta
Aiutaci a ripartire dai nostri limiti
Aiutaci a vivere la carità fra noi
Aiutaci a riconoscerci famiglia e comunità cristiana
Aiutaci a riscoprire la dimensione comunitaria e la bellezza del “fare insieme”
Lascia ben visibili le Tue tracce sul nostro cammino…
Aiutaci a non smarrire il nostro progetto comune
Aiutaci a non smettere mai di cercare
Ci impegniamo a sperimentare l’un l’altro l’amore, il rispetto e la fiducia
Ci affidiamo a Te, Signore, per non perderci… perché dopo esserci persi possiamo ritrovarci
Non si inorgoglisca mai il nostro cuore… in Te solo Signore, il nostro vanto
Ti rendiamo grazie Signore e, stretti a Te, nulla temiamo

Gregorio,  Marialaura,  Peppe, Saverio, Patrizia, Piero M., Ivana, Tonino, Pina, Angela, Gianni, Nuccio,  Pia,  Katia,  Ciccio,  Nico, Carmeliana, Paola,  Giuseppe S., Marco,  Nino F.,  Nicola C.


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Una bella storia …”controcorrente”

La calabrese che salva i migranti coi propri soldi: “Europa non si divida”

Regina Catambrone, donna molto elegante, imprenditrice di origini calabresi, che vive da anni a Malta e che, insieme col marito Chris, ha avviato lo scorso anno MOAS, (clicca qui per visitare il sito ufficiale) la prima missione privata per salvare gli immigrati che affrontano il pericoloso viaggio nel Mediterraneo.

Oggi la Catambrone torna a parlare di emergenza migranti, alla luce della sua esperienza diretta, affidando una breve intervista all’Adnkronos, nella quale confida in un’ “Europa che non si divida proprio ora”.

Non è il momento di dividersi, di bloccare le frontiere – dichiara – ma è il momento di cooperare di aiutarsi tra tutti paesi europei”.

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Don Italo: una testimonianza sempre attuale

Don Italo Calabrò, una voce profetica che parla ancora oggi alle coscienze. Lunedi 15 al Consiglio regionale e  martedi 16, in Cattedrale sarà ricordato don Italo Calabrò nel 25.mo anniversario della sua scomparsa.

Un sacerdote che ha vissuto ed operato prevalentemente a Reggio ed in Calabria ma che ha avuto apprezzamenti anche fuori da questi confini. Non a caso Don Luigi Ciotti  all’inizio della veglia di preghiera per i familiari delle vittime di mafia svoltasi l’anno scorso, parlando a  Papa Francesco, ha citato proprio don Italo Calabro’ indicandolo come un conoscitore del male della ‘ndrangheta ed un testimone credibile di giustizia e solidarietà, al pari di don Pino Puglisi e di don Giuseppe Diana.

Renzo Agasso – che per conto delle edizioni Paoline ha scritto il libro Don Italo Calabro’, Nessuno escluso mai ha detto : se don  Italo fosse nato in una regione del nord sarebbe diventato un altro don Milani, ma il Signore ha voluto che svolgesse la sua missione in una terra periferica che ai suoi occhi  pero ‘ non era meno importante!

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Il Papa e l’AGESCI

Pubblichiamo il testo integrale del discorso pronunciato da Papa Francesco in Piazza San Pietro, sabato 13 giugno 2015, in occasione del grande raduno degli scout dell’AGESCI.

Cari amici dell’AGESCI, buongiorno!

Vi ringrazio di essere venuti così numerosi da tutte le regioni d’Italia a formare questa festosa presenza in Piazza San Pietro. Saluto il Capo Scout e la Capo Guida, l’Assistente Ecclesiastico Generale, i lupetti e le coccinelle, gli esploratori e le guide, i rover e le scolte, con le comunità-capi e i sacerdoti assistenti.

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Messaggio del Segretario Regionale MASCI Calabria

Pubblichiamo il messaggio che il Segretario Regionale del MASCI Calabria Antonio Pallone ha rivolto agli Adulti Scout che hanno partecipato alla Festa di Primavera a Riace (RC).

Carissimi AA.SS calabresi,

non posso non essere felice per il bell’Incontro di Primavera appena trascorso. Per la Vostra fattiva e fraterna presenza Vi ringrazio uno ad uno. Tutto, dall’accoglienza alla testimonianza del sindaco, dai giochi alla messa, dal pranzo alle scenette, fino ai piccoli segni in ricordo dell’evento, è stato preparato con amorevole cura ed è stato vissuto nella consapevolezza  che ognuno può donarsi mettendo in comune il proprio talento.

“Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace” Ef 4,1-3

Conquistato dalla profetica omelia del vescovo Oliva, ricordo il lucido invito fatto a Noi tutti a vivere in pieno, i n comunione e con umiltà, il Nostro carisma. Ancora una volta… siamo mandati “nel mondo” a “fare del nostro meglio”!

Coraggio!!! Che tutto questo, con l’aiuto di Dio, porti frutti di bene!

Insieme…  Buona Strada!

Antonio