Categoria: Articoli

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Festa di Primavera a Riace

Si è svolta a Riace, in provincia di Reggio C., la Festa di Primavera del MASCI Calabria, a cui hanno partecipato gli Adulti Scout di tutte le Comunità presenti in Regione. Ben 120 i partecipanti a questo incontro, voluto dal Segretario Regionale Antonio Pallone, che ha avuto come scenario il borgo dell’entroterra jonico reggino divenuto famoso a livello nazionale e internazionale, quale modello di accoglienza per i migranti stranieri, tanto da diventare, da un lato, un interessante caso di studio per sociologi, politici, amministratori, antropologi ecc.. e, dall’altro, costituire esempio da emulare per altre realtà.

Dopo aver incontrato il Sindaco Domenico Lucano, artefice e promotore di questo celebre modello di integrazione e accoglienza, gli Adulti Scout hanno trascorso il resto della giornata in serenità e letizia, nella grande area adiacente il Santuario dei SS. Cosma e Damiano. In questa Chiesa è stata poi celebrata la liturgia Eucaristica da parte del Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, Mons. Oliva, che ha dedicato interamente la sua omelia al significato di essere comunità, tanto importante per gli scout in generale e gli Adulti Scout in particolare.

Altri momenti di animazione, gioco, allegria e convivialità hanno caratterizzato la bella giornata, alla quale ha preso parte anche la nostra Comunità MASCI Reggio C. 4, presente con ben 20 AA.SS.

Un plauso particolare alle Comunità MASCI locali, specie Locri e Gioiosa, che hanno organizzato la giornata con grande spirito di accoglienza e ospitalità e con grande efficienza.

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Se amare è uno scandalo

Pubblichiamo un bell’articolo scritto quasi 10 anni fa da Don Pippo Curatola, la cui attualità è davvero sorprendente!


“Se amare è uno scandalo”
Immigrati e dintorni

L’istinto rischia di prendere il sopravvento. Molti anche fra i cristiani non ne possono più. Immigrati, musulmani, violenza, delinquenza, terrorismo, intolleranza… nella mente di molti si sta facendo di questo un tutt’uno.

Le reazioni più estreme alla faccenda, di sicuro vergognosa,  delle vignette su Maometto e l’assassinio di don Andrea Santoro sono la classica goccia che fa traboccare il vaso della sopportazione. Molti non ce la fanno più. Pensano, essi, che sia ora di finirla con le frontiere aperte, con la tolleranza disarmata, con il buonismo verso gli immigrati specialmente musulmani. Che se ne tornino ognuno al proprio paese e la finiscano di romperci, per dir così, i timpani.

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La Croce di Lampedusa a Reggio


Pubblichamo alcune immagini relaitve all’arrivo al Porto di Reggio C, domenica 10 maggio 2015, della Croce di Lampedusa:

(Clicca sull’immagine per ingrandire)

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“Solo per amore…”

In occasione dell’arrivo al Porto della Croce di Lampedusa, la nostra Comunità MASCI RC 4 insieme con altri Adulti Scout, suore, sacerdoti e volontari, alla presenza di autorità civili e militari, ha partecipato a una sobria, ma toccante cerimonia, rivolgendo un pensiero ai tanti, troppi fratelli inghiottiti tragicamente dalle acque del Mediterraneo, che hanno perso, per sempre, la speranza di poter realizzare il sogno della loro vita.

La nostra Velia Nicolò ha composto e declamato una preghiera, in un’atmosfera davvero commovente.

Questo il testo integrale:

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Testimonianze dal Campo della Legalità

Pubblichiamo una testimonianza di Anna Volpe, Adulta Scout della Comunità MASCI Roma 12, inviata agli AS di Roma, al termine del Campo “Rotta della Legalità”, svoltosi alla Base Scout “Aspromonte” di Mannoli (RC), dall’1 al 3 maggio scorso.
 
“Carissimi,
abbiamo avuto la fortuna di partecipare alla Rotta della Legalità, un’occasione unica per scoprire un mondo sconosciuto che quando lo tocchi, grazie alle testimonianze che i nostri fratelli della CALABRIA ci hanno fornito, scopri un mondo nuovo e capisci che tanto si deve fare per un mondo migliore.
L’ultima foto inviata dalla nostra presidente è la riflessione fatta dal sostituto della procura di Reggio Dott. Musolino che ci ha dato una nuova fiducia nell’intervento della magistratura.
La speranza del domani migliore l’abbiamo avuta soprattutto dal lavoro svolto dalle comunità di Reggio 4 e Reggio 5 che ci hanno anche accolto in modo eccezionale.
Anna Maria e Gianni”

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“Due uomini speciali”

Lo scorso 28 marzo a Reggio Calabria, il Sinodo dei giovani ha ospitato in Cattedrale le testimonianze di P. Paolo Mekko e di Ernesto Olivero: era la prima volta che incontravo P. Paolo, mentre attendevo l’occasione di riabbracciare Ernesto…

Due testimoni d’eccezione per giovani e non, due uomini che hanno fatto della loro vita un canto al Signore e che narrano esperienze reali vissute sulla propria pelle. Entrambi non sono uomini da palcoscenico, non amano parlare in pubblico, ma giungono da lontano per dirci, il primo, che il martirio a causa del Cristo non è roba d’altri tempi, il secondo che seguendo Gesù è possibile cambiare vita e conoscere la felicità! 

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Bolla di indizione del Giubileo Straordinario

Pubblichiamo il testo integrale della Bolla papale di indizione dell’Anno Santo (Giubileo Straordinario della Misericordia), recentemente emessa da Papa Francesco.

Misericordiae Vultus
BOLLA DI INDIZIONE DEL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA
FRANCESCO VESCOVO DI ROMA SERVO DEI SERVI DI DIO
A QUANTI LEGGERANNO QUESTA LETTERA
GRAZIA, MISERICORDIA E PACE

 
1. Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come «Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella «pienezza del tempo» (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona[1] rivela la misericordia di Dio.

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No all’indifferenza!

Pubblichiamo una nota redatta e diffusa dagli studenti del liceo “E. Fermi” di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) dopo che un rudimentale ordigno, a basso potenziale esplosivo, è scoppiato sabato notte, 29 marzo, davanti alla porta laterale di un edificio scolastico che dovrà ospitare la succursale del liceo, dal prossimo settembre:

“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari,
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei,
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(M. Niemoller)

Iniziamo con la citazione di questo testo, perché pensiamo che un episodio come quello avvenuto sabato sera, un ordigno esploso dentro la nuova scuola, non possa (e non deve!!!) passare sotto silenzio. Il silenzio delle persone genera l’indifferenza: l’indifferenza uccide! noi non possiamo tacere sull’uso di metodi che generano violenza e paura.

Sogniamo un luogo, e Sant’Eufemia può essere quel luogo, dove non abbiamo più paura e dove pensiamo che lavorare per il Bene Comune sia un valore irrinunciabile. Perseguire il Bene Comune vuol dire, soprattutto, tutelare i diritti dei più deboli, di quelli che stanno ai margini della società, di chi non ha voce.

Sogniamo un luogo in cui possiamo vivere relazioni basate su collaborazione e concordia, perché pensiamo che la Pace sia una delle condizioni fondamentali per vivere felici e vivere una vita autentica.

Per questo scendiamo in piazza e ci mettiamo la faccia, perché il nostro futuro sia possibile e non venga precluso da chi crede di opprimere e prevaricare sugli altri.

Chiediamo a chi gestisce la cosa pubblica di testimoniare in modo più responsabile la tutela dei diritti dell’uomo e la promozione della bellezza della condizione umana.

Gli studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi”
di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC)

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Riflessioni sull’udienza papale del MASCI

Pubblichiamo alcune riflessioni del nostro fratello scout Giuseppe Spinelli, della nostra Comunità MASCI Reggio C. 4, sull’udienza papale dell’8 novembre 2014 che il Pontefice ha dedicato a tuttli gli Adulti Scout del Movimento e ai loro familiari.

Premessa.
Con emozione e sollievo dopo una fila interminabile che partiva dall’altro braccio del colonnato rispetto al varco d’ingresso mi sono seduto nella bella sala delle udienze Paolo VI destinata a questo incontro. Interessante la soluzione dei posti a sedere, permetteva di spostarsi facilmente. Incredibilmente ampia e slanciata, ma non con buona acustica. Il sole entrava a fiotti mescolato ai colori delle vetrate dei due grandi rosoni ellittici laterali. Avevo una macchina fotografica, un taccuino e una penna. Ho preso così immagini e appunti.

Per le immagini, devo confessare, ho patito molto, c’era sempre qualcuno che saliva davanti a me  utilizzando le sedie per vedere meglio e ho ripreso, fondamentalmente, lo schermo gigante e tante mani agitate. Ma, a parte questo dettaglio, stimolato da ciò che vedevo e dalle parole prima di Sonia, poi di don Guido e infine di Papa Francesco, ho scritto le considerazioni che seguono. (…)

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Reggio, la nascosta meraviglia

Pubblichiamo un bell’articolo – comparso sulla testata www.strill.it – di Patrizia Giancotti, antropologa, fotografa e giornalista, che ha trascorso a Reggio Calabria l’intero periodo della recente “Settimana contro il Razzismo”.

La nascosta meraviglia. Diario di una settimana speciale a Reggio Calabria.

Non ci sarei proprio dovuta essere. Al massimo avrei potuto inviare una parte della mostra, dopo la garbata insistenza della Dottoressa Nardi, Assessore alla Cultura, all’Istruzione e ai rapporti con l’Università di Reggio Calabria che ha curato gli eventi culturali per la Settimana Nazionale Contro la Discriminazione Razziale promossa dall’Unar, che ha scelto Reggio come capitale italiana. Ma gli dei dello Stretto hanno cospirato perché io arrivassi qui e restassi appunto l’intera settimana.

Se era difficile dire di no a un Assessorato denominato “Educazione, Saperi e Bellezza Condivisa”, le ultime resistenze sono crollate alla parola Cilea: “l’incontro con i ragazzi dei licei avverrebbe sul palco del Cilea”, aveva detto al telefono l’Assessore. Un nome che si apre come il suo tondo proscenio sull’eleganza della città, sulla cultura radicata, sul piacere dello scambio intellettuale e appunto sulla bellezza unica di questo luogo proteso verso l’altrove.(…)