Donne contro la ‘ndrangheta
Una giornata dedicata al coraggio delle donne che hanno sfidato la ‘ndrangheta e alla memoria delle vittime di questa sfida. E’ l’8 marzo che il Liceo artistico “Mattia Preti” di Reggio Calabria e Stopndrangheta.it si preparano a celebrare insieme giovedì prossimo, in un’assemblea con tutti gli studenti dello storico istituto diretto da Santo Caserta.
Maturata sull’onda delle drammatiche vicende di alcune testimoni di giustizia calabresi, e con l’obiettivo di valorizzare la loro coraggiosa scelta di ribellione, l’iniziativa unirà al racconto di alcune storie “paradigmatiche” la riflessione sul ruolo della donna all’interno delle cosche calabresi. Gli studenti del “Preti” ascolteranno le storie di Maria Concetta Cacciola, Lea Garofalo e Giuseppina Pesce, ricostruite attraverso i documenti dell’archivio multimediale Stopndrangheta.it ed il supporto dei suoi redattori.
In programma anche la stesura, da parte dell’assemblea degli studenti, di una lettera da indirizzare proprio a Giusy Pesce, la collaboratrice di giustizia di Rosarno che dal 2010, sognando un futuro diverso per i propri figli, ha scelto di schierarsi dalla parte della giustizia. «Alle “ribelli” di ‘ndrangheta la Calabria ha finora risposto con una drammatica assenza di sponde – dichiara Francesca Chirico di Stopndrangheta – Per questo abbiamo salutato positivamente l’appello lanciato dal direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, per un 8 marzo dedicato alle donne che hanno sfidato la ‘ndrangheta e abbiamo accolto con entusiasmo l’invito del Liceo artistico “Mattia Preti” di Reggio Calabria a costruire un momento di informazione, memoria e riflessione indirizzato agli studenti. Riteniamo che solo attraverso una capillare opera di sensibilizzazione, infatti, si potrà creare l’humus adatto per far propagare e rendere dirompente la scelta di ribellione delle donne».