Ecolandia, incontro con Don Ciotti
Parco di Ecolandia, 4 maggio: Incontro con don Luigi Ciotti
Domenica 4 maggio, a Reggio Calabria presso il Parco di Ecolandia, si è tenuto un incontro con don Luigi Ciotti Fondatore di Libera, di ritorno da Petilia Policastro (KR), dove aveva ricordato Lea Garofalo. Nell’occasione Francesco Spanò, referente cittadino, ha presentato il percorso in itinere a Reggio Calabria, con particolare attenzione ai Presidi di Scilla, Bagnara e Melito, al lavoro con l’Università Mediterranea, ai gruppi di approfondimento sulla memoria e sui campi di lavoro, all’attenzione alle periferie. Lo fa ribadendo l’importanza del coinvolgimento di tutti, chiede impegno, propone di fare meglio e di fare presto! Sensibilizza tutti a partecipare all’epilogo dell’importante processo Meta, la cui sentenza, attesa proprio in questi giorni, potrebbe segnare una svolta senza precedenti per la nostra città.
Fortissimo come sempre, l’intervento di don Luigi giunge puntualmente a scuotere le nostre coscienze. Evidenzia il fermento crescente nei territori e poi, senza mezzi termini, ci ricorda che, come cristiani, siamo chiamati alla responsabilità civile… “altrimenti, che cristiani siamo?”. “Dio – aggiunge – si sarà stancato di essere celebrato nel modo sbagliato… di essere portato solo in processione… ci vuole capaci di saldare il cielo con la terra”, ci chiede di essere “Chiesa capace di stare dall’altra parte” pagando dei prezzi, così come ci hanno insegnato tanti santi e testimoni del nostro tempo, quali don Italo Calabrò.
Continua ricordando che Libera è una realtà concreta da quasi vent’anni… E’ possibile essere fragili, commettere degli errori, ma dobbiamo andare avanti. Ci richiama all’umiltà, per fermarci, per verificarci, per formarci, per rimettere tutto in gioco. Unendo l’umiltà alla responsabilità, camminiamo sulla strada giusta. Meno parole, meno convegni e più fatti. Se necessario facciamo meno, ma facciamo bene.
“Non esiste la legalità leggera, la legalità sostenibile”, tuona: la legalità o c’è o non c’è! Educhiamoci all’assunzione di responsabilità: ci sono troppi cittadini ad intermittenza!
Tuteliamoci dal furto perpetuato ai danni delle parole in cui crediamo, che in tanti hanno svuotato mentre per noi sono importanti. Parole utilizzate da alcuni solo per essere sbandierate.
Tocca a noi prenderne coscienza… chi ne parla, non può limitarsi a raccontare storie ma deve anche trasmettere contenuti, perché le storie passano, ma i valori… quelli restano.”
Richiama, quindi, quelle tre parole, profondamente legate, a lui care: continuità – condivisione – corresponsabilità.
Con riferimento agli ordini professionali, dice “No all’etica nella professione. Si all’etica come professione!”. E con quest’auspicio, si augura che possa essere questa una stagione nuova, anche per Reggio Libera Reggio! “E a chi ha avuto il coraggio di denunciare – dice – forza, c’è un’Italia che vi vuole bene”.
Un segnale forte che ci chiede è di essere sostegno dei magistrati durante i processi per reati di mafia ed in particolare al momento della lettura della sentenza. Per dire da che parte siamo nella ricerca della verità. “Tutti noi dobbiamo sentirci cercatori della verità”! E ringrazia il Questore Longo ed il Ten. Col. dei Carabinieri Valerio, presenti, per il lavoro svolto quotidianamente dalle forze dell’ordine.
Racconta come siano molte le persone conniventi che si stanno convertendo e che stanno dando ascolto alla propria coscienza: anche un giovane sacerdote, oggi sotto protezione, sta portando un contributo importante in varie indagini. Un ragazzo che aveva avuto l’ordine di uccidere e non l’ha fatto, ora sta collaborando… e così via.
Richiamando l’importanza del fare memoria, mette in guardia dalla “retorica della memoria”. Infatti la giornata che celebriamo ogni anno, il 21 marzo, non è solo la Giornata della memoria, ma anche dell’impegno!
E fra i diritti delle persone vi è quello di essere chiamati per nome: “non potrò mai dimenticare, dice, le lacrime della madre dell’agente Montinaro, ucciso con la scorta di Falcone, durante una manifestazione… piangendo mi ripeteva “non lo hanno neanche nominato…” Scriviamoceli questi nomi, scriviamoli nelle nostre coscienze, in modo indelebile!”
Ha anche comunicato l’impegno di Libera per tutelare, tramite l’emanazione di specifica legge ed accordi secretati, coloro che, pur non essendo né pentiti né testimoni, vogliono allontanarsi dai propri familiari per rifarsi una vita. Oggi i cognomi si cambiano tramite decreti che vengono poi pubblicati…rappresentando un’immediata fonte di individuazione. Chiediamo una tutela in più per loro.
E racconta che giorni addietro due ragazzini allontanati con la loro mamma, sono stati rintracciati: li hanno attesi all’uscita di scuola per riprenderseli. Il caso (ma noi abbiamo mai creduto al caso?) ha voluto che quel giorno la loro sveglia non abbia suonato e non si siano recati a scuola: sono stati spostati in tempo. Un’altra bimba, invece, è stata rintracciata solo perché si era classificata seconda ad una gara di pattinaggio.
Il M.A.S.C.I. fa parte della rete di Libera, così come vi fa parte la nostra Comunità MASCI RC 4 “Mons. Ferro” che ha partecipato all’incontro… l’auspicio è che quel “noi” richiamato ad ogni occasione da don Luigi possa rafforzarsi sempre più anche a Reggio Calabria: noi ci impegniamo a fare la nostra parte!
Maria Laura Tortorella
Magister Comunità MASCI RC4