Giornata del Pensiero
La Giornata del Pensiero che il mondo scout celebra annualmente il 22 febbraio, ha visto impegnata le comunità MASCI della Zona dello Stretto che hanno colto questa occasione per interrogarsi sul tema della Coscienza. Affidiamo a Velia Nicolò, Responsabile di Zona, alcune considerazioni sull’evento.
L´Arcivescovo di Reggio-Bova, S.E. Vittorio Mondello, che ha benevolmente presenziato all´avvio della giornata, ci ha offerto il primo spunto di riflessione ricordandoci quale importanza assume la formazione e l´educazione permanente a cui nessun cristiano può sottrarsi per poter sempre più vivere con pienezza la parola di DIO e diventare testimoni autentici del Vangelo.
Dopo il saluto dell´Arcivescovo viene affidato al primo relatore, il dottore Mario Nasone, presidente del Centro Servizio al volontariato e dell´Agape, il compito di scendere nello specifico del tema prescelto. Il dottor Nasone, invitato a tracciare spunti di riflessione sul tema della “coscienza del Cristiano di fronte alle sfide del mondo contemporaneo con particolare riferimento alla responsabilità del credente nelle grandi aree riferite alle leggi sulla vita, alla legalità ed all´ambiente”, si è innanzitutto soffermato sul concetto che la coscienza, quella voce interiore che guida le scelte di ogni uomo, fa parte integrante dell´essere umano e ha bisogno di essere costantemente Educata.
Continue, dice il dottor Nasone, sono le sfide che il mondo contemporaneo costantemente ci presenta e che investono il nostro essere cristiani,cittadini ed uomini.
Frenetici sono i cambiamenti che urtano la nostra coscienza e troppe volte l´uomo per comodità o per inedia lascia correre, non prende posizioni, lascia sopita quella voce:la coscienza, che invece urla dentro noi.
La coscienza, continua Mario Nasone, non è da ricercare al di fuori di noi, perché essa tessa è insita nell´uomo ed è il sacrario dell´uomo è quella voce che risuona nell´intimità di ciascuno di noi.
Mario Nasone a conclusione del suo intervento e dopo aver ripercorso il cammino formativo che lo ha portato a scegliere il percorso di volontariato quale momento qualificante della propria vita ci ha invitato a riflettere su quei grandi problemi che tormentano la nostra terra, facendo riferimento alla manifestazione che, organizzata dall´associazione Libera, ha visto ieri nel corso dell´incontro con Don Ciotti, la pubblica denunzia avanzata da chi esponendosi in prima persona è riuscito a dire No alla `ndrangheta e ora lamenta la solitudine in cui vive e l´abbandono delle istituzioni. Di fronte a ciò la nostra coscienza non può restare in silenzio e noi siamo chiamati in prima persona a schierarci ma, continua Mario, è necessario che le voci di ciascuno si uniscano in una coralità che dia più forza al nostro essere cittadini attivi ed agenti di cambiamento.
Prende poi la parola Nuccio Vadalà, responsabile del Centro di riabilitazione Mariotti e storico fondatore dell´Agape. Egli, con parole semplici ma vibranti, ci ha raccontato la sua scelta di vita che ha trovato massima applicazione della testimonianza del Vangelo accettando nella propria famiglia bambini che sono diventati i suoi figli.
Ha rappresentato come vive con naturalezza quelle scelte che agli occhi di molti appaiono come eventi straordinari, come e con quale prontezza è riuscito, insieme alla moglie, a dire “si” alla chiamata del Cristo.
I temi della accoglienza della fratellanza e della solidarietà son stati gli argomenti fondanti su cui ci ha intrattenuto nel suo racconto e che sicuramente hanno scosso il nostro tranquillo vivere quotidiano.
La successiva divisione nei gruppi di lavoro ove si è dibattuto in modo specifico sul rapporto tra coscienza e le professioni, coscienza e ambiente coscienza e legalità è stata la modalità scelta per dar luogo ad una rivisitazione personale del tema permettendo un significativo scambio esperienziale tra i partecipanti.
Con grande interesse si sono trattati i temi assegnati, si è parlato di come l´ agire secondo coscienza può determinare momenti di solitudine perché il rischio di uscire fuori dal coro dell´apatia e dell´indifferenza a volte ci fa diventare impopolari, si è trattato della difficoltà di operare scelte che a volte ci fanno discostare da quelle norme comportamentali che regolano la quotidianità e che noi ritentiamo ingiuste o che mortificano a nostra coscienza.
Si è ribadito il concetto sull´importanza dell´educazione permanente quale atto qualificante per la formazione di una coscienza morale. Guardare la realtà che ci circonda, analizzarla per conoscerla meglio, ed operare scelte sono le forme che permettono di qualificare il nostro agire assumendo la responsabilità degli atti compiuti. Educazione della coscienza quindi quasi come sinonimo di libertà di assumere responsabilmente decisioni personali e che genera pace nell´animo.
È stato il primo evento organizzato dalla neonata zona e, sebbene la partecipazione sia stata relativa, (eravamo in quaranta contro i 180 iscritti) è stata comunque intensa e carica dal punto di vista dei contenuti.
Come detto dal magister Angelone della comunità RC4 il problema non è di chi partecipa a questi momenti, ma di chi perde l´occasione di poter vivere queste esperienze. Sta a noi adesso riuscire a socializzare agli assenti la positività dei risultati raggiunti e coinvolgerli, proprio perché, e la giornata di oggi ha ancora di più rafforzato questa mia convinzione, se davvero vogliamo lasciare il mondo migliore di come l´abbiamo trovato non basta l´impegno del singolo e la mia voce insieme alla tua e unita a quella di altri può diventare un urlo, e le mie scelte se supportate da altri possono effettivamente generare cambiamento.
Grazie allora a tutti coloro che hanno partecipato a questo momento, che hanno contribuito a fare di questo giorno un momento di condivisione reale delle esperienze di ciascuno e che hanno voluto cogliere lo stimolo di riflettere mettendosi in gioco dando una “spolveratina” a quella patina che ricopre la coscienza.
Con la speranza che questa giornata, la prima, almeno spero di una lunga serie, possa essere stata effettivamente un tassello della nostra voglia di crescere insieme, e che le riflessioni avviate possano accompagnare il nostro vivere quotidiano aiutandoci sempre più a renderci persone autentiche e testimoni reali della Parola di Dio ringrazio tutti e….arrivederci a presto.
Buona Strada
Velia
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