Ho scoperto che…
Ho scoperto che, anche se siete vecchi, riuscite ancora a giocare…
Gianrico Carofiglio ha scritto un libro dal titolo “La manomissione delle parole”, nel quale spiega come l’uso delle parole può indurre significati, sensazioni ed emozioni diverse a seconda di come le stesse vengono gestite ed utilizzate nei singoli discorsi. Al Campo MASCI RC4 ognuno dei partecipanti ha trovato una parola, solo una parola (la parola-chiave), per riassumere il senso dell’esperienza appena vissuta e su quella parola ha costruito la propria riflessione. La parola più bella, però, l’ha detta una giovanissima scout (la piccola Chiara), che ascoltando attenta e composta quello che tutti gli altri (i vecchi) dicevano, ha detto: “anch’io vorrei dire la mia parola-chiave, che è: “scoperta”, perché ho scoperto che, anche se siete vecchi, riuscite ancora a giocare”.
Grazie Chiara per il complimento che, a volte, rischiamo di non meritare, perché, proprio in ragione del fatto che siamo vecchi, dimentichiamo in alcuni momenti la bellezza del gioco.
Il Campo MASCI era un po’ una scommessa: anche se preparato con scrupolo e dedizione dai vari componenti dei gruppi di lavoro, lasciava il dubbio sulla riuscita dell’evento, legato ad impegni di vario genere (lavorativi e vacanzieri) degli eventuali partecipanti. Tuttavia, nonostante assenze previste ed estemporanee, partecipazioni frammentarie ed arrivi dell’ultimo minuto, il Campo è stato un successo.
Le parole-chiave, magistralmente riassunte dal Magister Piero in un suo scritto (pubblicato su questo sito), ne sono una diretta testimonianza: essenzialità, collaborazione, impegno, condivisione, completezza…. sono l’emblema della bontà dell’iniziativa, della quale il commento di Chiara diviene il suggello conclusivo.
Il grigio dei capelli si è tinto del rossiccio della terra d’Aspromonte, le rughe sotto gli occhi si sono spianate ed il sorriso è spuntato sul viso di tutti.
Non sono certo mancati i momenti seri: la firma della Carta di Comunità, la “promessa” di Dominella, la discussione sulle linee programmatiche regionali tenuta sotto una cornice austera e meravigliosa di alberi di alto fusto, che ha mostrato ancora una volta come in questa Comunità ci sono persone colte e preparate sia umanamente che professionalmente, che hanno segnato impegni ed assunzioni di responsabilità, speranze e voglia di fare.
E poi hanno cucinato alla trapper, hanno riempito il bosco di Mannoli di segnali di orientamento (più o meno corretti), hanno cantato e suonato, hanno pregato…
Come fanno tutti gli scout (anche quelli vecchi, pardon: adulti).
E infine: siamo tornati a Montalto. Il Redentore ci ha accolti ancora una volta, con pazienza, anche perché siamo stati chiassosi e invadenti, come sempre. E il bosco ci ha sopportato, anche durante la gara canora notturna, sostenuta con gli Amici di Montalto (che poi sono anche amici nostri).
Anche le stelle sono state a guardarci, nascoste in parte dalla luce pallida della luna e svelate solo dalla magica bacchetta laser di Saro che è riuscito anche stavolta a far vedere a tutti noi, stesi sull’erba e infagottati nei nostri giubbotti: Scorpioni, Teiere, Aquile e stellegalassienebulosevielattee e tutta la meraviglia del Creato, nascosta poi sul far del giorno dal sorgere di uno splendido sole rosso, innalzatosi dalle acque del Mare Jonio.
Parola-chiave? Urca che bello !!!!
Francesco CAMPOLO
MASCI RC 4