Il cristiano sa vigilare il cuore
Il cristiano è un uomo o una donna che sa vigilare il cuore
“E tante volte il nostro cuore – ha detto Papa Francesco nel corso della consueta riflessione mattutina in Santa Marta – con tante cose che vanno e vengono, sembra un mercato rionale: di tutto, tu trovi di tutto lì…” La difficoltà che si incontra a gestire il cristiano è quella di trovare la giusta luce sotto la quale guardare le cose per capire se vengono da Dio o meno.
Già nell’omelia dell’Epifania il Pontefice aveva descritto la vita dell’uomo come un cammino che viene illuminato nei momenti di oscurità, come fu la stella per i Magi.
Tuttavia, ha ricordato il Vescovo di Roma, ci sono dei momenti in cui non riusciamo a vedere la luce, ci sono dei momenti di buio in cui ci sembra che la luce sia andata via, ma essa in verità è sempre lì: a noi è solamente chiesto di avere fiducia in questo e lasciarci guidare dalle Scritture.
Anche per i Magi fu così: essi incontrarono un momento di oscurità al passare presso il palazzo di Erode, oscurità che superarono avendo fiducia nelle profezie dei Profeti che dicevano essere in Betlemme il luogo di nascita di Gesù.
Serve dunque una “luce di furbizia“, la stessa che usarono i Magi, per giungere salvi fino a destinazione: bisogna essere scaltri per saper riconoscere le insidie che si nascondono lungo il cammino.
Così oggi Papa Francesco ha continuato dicendo “è necessaria la vigilanza. Il cristiano è un uomo o una donna che sa vigilare il suo cuore“. Dobbiamo continuamente metterci in discussione e domandarci ”se un pensiero, se un desiderio ti porta su quella strada di umiltà, di abbassamento, di servizio agli altri, è di Gesù“.
L’abbassarsi di Gesù che si è fatto uomo diventa bussola per il cristiano, elemento che permette di distinguere il giusto cammino anche nei momenti di buio, nei momenti in cui non c’è la luce a rischiarare il percorso poiché è certo che se un nostro pensiero “porta sulla strada della sufficienza, della vanità, dell’orgoglio, sulla strada di un pensiero astratto, non è di Gesù“.