Il messaggio del Presidente
Pubblichiamo il tradizionale messaggio di fine anno, inviato dal Presidente Nazionale del MASCI Riccardo Della Rocca ai componenti del Consiglio Nazionale e del Comitato Esecutivo.
Carissime e carissimi,
siamo giunti alla fine di questo 2010 ricco di novità e di preoccupazioni, nel Te Deum del 31 dicembre porteremo con noi tutte le fatiche e le speranze dell’anno trascorso il ricordo dei momenti belli ma anche dei momenti tristi e dolorosi, come per noi in questi giorni la separazione da Caro e da Totuccio che sono stati per molti di noi indimenticabili “compagni di strada”.
Questi ultimi mesi dell’anno ci hanno visti impegnati dopo Principina a mettere a punto i progetti per il prossimo triennio, ma siamo stati accompagnati da altri significativi momenti
il 3 dicembre ho partecipato alla presentazione del Rapporto CENSIS 2010, la riflessione conclusiva di Giuseppe De Rita è stata ricca di suggestioni: a fronte di un’analisi molto preoccupata della situazione italiana segnata da una cultura dominata dal “narcisismo e dal cinismo” suggerisce come via di uscita “il riarmo delle menti”, per ricostruire la dimensione politica come “luogo dell’incontro tra legge e desiderio”: mi sembra un’indicazione importante per chi ha scelto di avele come propria missione l’educazione degli adulti. Accanto tuttavia alle suggestioni è bene leggere la gran mole di dati presenti nel rapporto che offrono opportunità importanti di meditazione
dal 4 al 5 dicembre si è svolto il primo Consiglio Nazionale del nuovo triennio: un incontro intenso, consapevole, pur nella limitatezza dei tempi non ci siamo limitati agli adempimenti formali previsti dallo Statuto, ma abbiamo condotto un’approfondita verifica dell’Assemblea Nazionale ed abbiamo iniziato ad individuare le direttrici del lavoro che ci attende.
dal 11 al 12 dicembre si è svolto il primo Comitato Esecutivo del nuovo triennio: accanto agli incarichi rinnovati molte faccie nuove per questo ruolo anche se ricche di esperienza di scautismo e di MASCI. Un incontro molto cordiale in cui vecchi e nuovi si sono “annusati”, consapevoli tutti che li attende un compito impegnativo nel quale coniugare responsabilità personale e collegialità.
il 18 dicembre in molte località italiane, e non solo, è stata accolta la Luce di Betlemme. Io mi sono recato ad attenderla insieme alla rappresentanza di tutto lo scautismo, giovanile ed adulto, del Lazio all’Ostello della Caritas di via Marsala, un luogo ricco di significato per tutti i romani, il luogo dove ha speso la propria vita un amico degli ultimi come don Luigi Di Liegro, un luogo che accoglie ogni notte tanti disperati, tanti senza fissa dimora presenti a Roma; in questo modo la Luce non è solo simbolo ma diventa impegno per un mondo più giusto.
il 20 dicembre ho assistito alla presentazione organizzata dalla Comunità Roma 19 dell’ultimo libro “Dal profondo”di Sergio Valzania (vi ricordate il suo intervento al Convegno sulla Comunicazione di Loreto?) . Hanno presentato il libro il nostro AE p.Francesco e Toni Mira giornalista della RAI, scout e figlio del nostro vecchio Presidente Giuseppe Mira. Ne è scaturita una riflessione interessante centrata sulla “spiritualità della strada”, quella vera, quella che si fa con i piedi; mi è venuto di pensare che è un libro che dovrebbero leggere in tanti a cominciare dai nostri appassionati delle Vie Francigene.
Questi sono i giorni della festa, della famiglia che si ritrova, presto però dovremo riprendere il nostro lavoro. Il primo impegno è il 2°Convegno Nazionale degli AAEE del MASCI che si svolgerà a Roma dal 17 al 19 gennaio. Nei colloqui che ho avuto con tutti i Segretari Regionali in questo periodo ho capito che ogni regione è pronta ad inviare al minimo 1 o 2 Assistenti e che diversi componenti del CN e del CE, oltre a qualche Adulto Scout particolarmente interessato, desiderano partecipare; al momento tuttavia le iscrizioni registrate sono in numero inferiore, vi sollecito tutti a far inviare al più presto la Scheda di Iscrizione per poter agevolare il lavoro organizzativo.
Tra pochi giorni canteremo nelle nostre chiese il Te Deum per ringraziare il Signore per i doni ricevuti nell’anno trascorso e per pregare per l’anno che si apre , vorrei mettere tra le nostre preghiere una preghiera di don Tonino Bello “Se voi riuscirete a liberarvi dalla rassegnazione, se riporterete maggiore fiducia nella solidarietà, se non vi venderete la dignità per un piatto di lenticchie, non tarderemo a vedere i segni gaudiosi della risurrezione”
Arrivederci a presto, un abbraccio
Riccardo Della Rocca
Presidente Nazionale