La ‘ndrangheta si sfalda…
Pubblichiamo una nota scritta da Mimmo Nasone (coordinatore Libera Reggio Calabria) per il sito www.strill.it:
Il succedersi delle notizie dei continui arresti fatti nel nostro territorio calabrese in questi ultimi tempi, e non solo di mafiosi delle diverse cosche ma anche di infedeli servitori delle istituzioni e politici di livello regionale e locale, rafforza certamente l’idea di uno Stato presente ed efficace assieme alla consapevolezza della devastante forza della ‘ndrangheta in tutte le sue articolazioni e con i collegamenti strategici che in questi anni ha dimostarto di saper attivare per realizzare i propri loschi obiettivi.
Certo, se è vero che non bisogna generalizzare e affermare, ad esempio, che tutti i politici sono in qualche modo almeno collegati alla ‘ndrangheta riteniamo altrettanto vera la fatica di dimostrare il contrario. A chi è impegnato a fare un lavoro di tipo educativo con i giovani come il sottoscritto, risulta davvero difficile proporre una immagine positiva della politica intesa come “la più alta forma di carità”, come l’ha definita Paolo VI. Le generalizzazioni, le semplificazioni del tipo “sono tutti mafiosi”, oppure “una volta eletti pensano solo a loro stessi e ai loro compari” rischiano di diventare un credo inattaccabile, che inevitabilmente alimenta un sistema clientelare e alla fine prossimo alla mentalità dei mafiosi.
Ma l’amarezza e la rabbia di chi vive in questa terra e vuole contribuire a liberarla dal giogo della criminalità e da ogni forma di violenza, devono alimentare ancora di più la nostra sete di giustizia e di verità. Non possiamo lasciarci vincere dalla rassegnazione: dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme e ciascuno secondo le proprie responsabilità, per affermare i valori fondamentali su cui si deve fondare la vita di una comunità civile e libera.
E abbiamo anche il dovere non solo di denunciare e perseguire con ogni mezzo civile il male nelle sue diverse forme, ma anche di proporre strade alternative ed esperienze che incoraggiano a credere che il bene comune, il bene di tutti, è un valore irrinunciabile che, una volta realizzato a partire dal riconoscimento dei diritti dei più indifesi e poveri, diventa pienamente occasione di liberazione. E Reggio, la Calabria può mettere sul banco della concretezza e della credibilità tantissime esperienze.
Pensiamo innanzitutto a quelle avviate da don Italo Calabrò e che ancora oggiAggiungi un appuntamento per oggi continuano ad essere segni concreti di prossimità alle persone con disabilità, agli ammalati mentali, ai sieropositivi, alle ragazze madri, ai bambini soli; pensiamo a tutte le esperienze di accoglienza della Caritas diocesana, del CE.RE.SO che continua ad essere punto di riferimento per le persone vittime di dipendenza da sostanze.
Pensiamo anche a tutto il lavoro che Libera cerca di realizzare nei territori: dalle esperienza delle cooperative che lavorano sui terreni confiscati, all’impegno nelle scuole e nelle università; dalla vicinanza ai familiari delle vittime della criminalità al sostegno a chi subisce l’angheria del racket e dell’usura.
E parliamo di fatti, di concretezza, come l’esperienza di ReggioLiberaReggio che nei suoi primi otto mesi di vita ha messo in rete 30 imprenditori che hanno denunciato i mafiosi taglieggiatori o che dichiarano di non pagare il pizzo, e ha raccolto già 685 cittadini che dichiarano di praticare il consumo critico. E non ci dimentichiamo dell’importante lavoro culturale che sta realizzando il “Museo della ‘ndrangheta” e la sensibilizzazione delle coscienze de movimento “Reggio non tace”.
Sono fatti concreti, segni di speranza che ci aiutano a far crescere la speranza che la nostra terra non la consegreremo mai ai criminali, ai politicanti e ai faccendieri di turno. La strada è in salita e dura ma prima o poi finirà. Nessuno pensi che ci arrenderemo.
Mimmo Nasone – Libera Reggio Calabria