L’Assemblea vista da me
Riflessioni sull’Assemblea (2)
Ma dov’è andata a finire la lealtà?
Questo è il mio pensiero a conclusione dell’assemblea regionale del MASCI. Una giornata particolarmente ricca di avvenimenti negativi che hanno lasciato in me sentimenti di stupore e delusione, di sofferenza mista a rabbia, di amarezza e di indignazione. Dov’è andata a finire la fratellanza scout? Avrei avuto voglia di incontrarla nel saluti degli adulti scout, ma all’assemblea solo sorrisi tirati e spenti.
Dov’è andata a finire la libertà?
La libertà di poter esprimere un parere anche discorde senza sollevare intenti di farti ricredere, di farti ritornare sulle tue posizioni, di farti rientrare nei ranghi, di riportarti a decisioni non tue.
Dov’è andata a finire la gioiosità?
Se dopo aver letto i risultati delle elezioni non c’è stato alcun momento di festa per i candidati eletti.
Dov’è andata a finire l’onestà?
Se nascondi i tuoi intenti dietro belle parole e le utilizzi con l’intenzione di blindare e tacitare le voci altrui.
Dov’è andata a finire la gratuità del servizio, l’adultità, la cristianità, la solidarietà, la voglia di crescere insieme, di confrontarci, di partecipare, di condividere i sentimenti degli altri.
Dov’è andata a finire la DEMOCRAZIA?!!!
Molti anni fa mi era stato proposto di entrare al MASCI ma io avevo rifiutato convinta che più che un movimento scout si trattasse di una struttura per pochi , una specie di casta ed io per la mia formazione non vado d’accordo con queste forme e strutture.
Oggi, a distanza di tempo, ho avuto la conferma della veridicità di quelle impressioni, ho avuto modo di toccare con mano, ho avuto l’occasione di vedere e di ascoltare cose e parole che confermando la mia idea mi fanno riflettere. Cos’è il MASCI?
Un’occasione per poter esprimere in modo più o meno palese il personale bisogno di protagonismo?
Un’opportunità per pochi di emergere e di gestire potere con il tacito assenso dei molti?
Perché mi sono lasciata irretire, sebbene consapevole ?
Forse perché è stato forte il desiderio di uscire dalla solitudine del individualismo e creare una “comunità” con cui condividere un momento di crescita spirituale, di impegno politico sociale alla luce di quei valori scout che da sempre mi appartengono e sui quali ho costruito l’esistenza mia a della mia famiglia.
Non mi sono pentita di averlo fatto….anzi.
La nostra comunità ha realizzato tanto grazie al contributo di tutti ed in particolar modo di coloro che più degli altri hanno saputo spendersi di più socializzando il frutto delle loro esperienze personali. Grazie a coloro che più di altri ci aiutano nelle riflessioni sul nostro fare.
Grazie a coloro che mettono a disposizione il loro sapere la loro conoscenza per concorrere alla crescita comunitaria.
Avrei voluto incontrare tutto ciò nella comunità più ampia dell’assemblea regionale ma , ahimè, sebbene l’abbia cercata non l’ho trovata.
Eravamo solo in 7 della nostra comunità che abbiamo partecipato ai lavori assembleari, e nonostante l’esiguità numerica, abbiamo comunque fatto sentire la nostra presenza, riuscendo a mandare segnali di democrazia,(che hanno stupito chi aveva progetti diversi), di impegno costruttivo (accolto con autentico entusiasmo da alcuni e con faticosa e mal celata tolleranza di altri perchè frutto del nostro impegno e non promosso da loro), di coesione e di gratuità nell’accogliere le istanze degli altri.
Mi fermo un attimo, rileggo tutto, penso, ripercorro i vari momenti della giornata, non vorrei peccare di presunzione nel rielaborare l’esperienza della assemblea regionale pensando, erroneamente di avere la verità in tasca.
Ma….
Rivedo lo sguardo di qualcuno pieno di rancore, rivedo i capannelli di persone risento le parole autoritarie, rivedo lo stupore negli occhi innocenti di chi non capisce cosa stia avvenendo , l’animosità ed il fervore di chi vuole prevalere sugli altri e allora mi chiedo:
Dov’è andata a finire la lealtà, l’onestà, la fratellanza, la libertà la gioiosità, dov’andata a finire la democrazia?
Scopiazzando una frase pubblicitaria dico: “La mia comunità è differente” e nonostante i pensieri negativi sono pronta a ripartire a rimboccarmi le maniche ed indossando il vestito dell’umiltà a mettermi a servizio degli altri per far rivalere i veri valori che devono guidare i nostri passi, riconciliandomi con gli altri e restituendo agli altri il mio impegno e la gratuità dell’essere veri testimoni di quel Vangelo e di quella promessa che devono caratterizzare la nostra esistenza quotidiana.
E tutto ciò non è impossibile basta volerlo.
Questa riflessione è stata scritta all’indomani dell’assemblea tenutasi a Lametia Terme in occasione dell’elezioni dei candidati all’incarico di consiglieri nazionali, all’epoca benché molti AS della mia comunità mi avessero invitata a pubblicarla sul nostro sito non ho ritenuto opportuno farlo, ma ahime , a distanza di un anno la ritrovo tristemente attuale e oggi non riesco più a tenerla nascosta .
Mi si potrebbe dire che è frutto della delusione per la mancata elezione della nostra candidata ma non è così e chi pensa il contrario allora non ha capito o non vuole capire o fa finta di non capire.
Faccio i miei più sinceri auguri a Marie Josè ed a Mimmo Campanella, suo prescelto compagno di strada, affinchè possano, con il loro entusiasmo, guidare i nostro movimento e portare a compimento propositi che possano aiutare tutti a crescere sempre più in termini sia quantitativi che qualitativi.
Ma lasciatemi esprimere ancora i sentimenti che ho provato.
Ho cercato durante i lavori assembleari di dare un senso a ciò che accadeva ma non sono riuscita e chiedo a voi aiuto per poter comprendere.
Che senso ha avuto chiedere l’approvazione delle relazioni della uscente segretaria regionale e dell’assistente ecclesiastico? E cosa sarebbe successo se l’assemblea avesse espresso dissenso con votazioni contrarie o astenendosi? Non sarebbero decaduti?
Che senso ha chiedere a coloro che avevano espresso un voto di astensione a tale votazione il perché di tale astensione?
Che senso ha interrompere, in modo inopportuno, il responsabile di zona uscente che aveva riunito gli adulti scout della zona per salutarli e ringraziarli per aver reso possibile svolgere un servizio utile a tutti, per consegnare €100 di rimborso per il pullmann?
Ma l’assemblea si è rivelata anche momento di scoperta.
Lì siamo venuti a conoscenza che il Masci regionale ha una sua sede legale ed è giusto che sia così ma perché solo pochi sanno dov’è?
Parliamo poi del clima fraterno che ha caratterizzato il momento della presentazioni delle mozioni????
E quindi ritornando alla mia prima riflessione.
Dov’è andata a finire la gratuità del servizio, l’adultità, la cristianità, la solidarietà, la voglia di crescere insieme, di confrontarci, di partecipare, di condividere i sentimenti degli altri.
Dov’è andata a finire la DEMOCRAZIA?!!!
Ieri ho espresso il mio dissenso quando si è cercato di tacitare Maria Laura, non me ne pento e nonostante qualcuno oggi mi abbia chiesto di rivedere questa mia posizione e di chiedere scusa, non torno sui miei passi anzi ribadisco che lo riesprimerò ogni qualvolta si cercherà di impedire a chiunque voglia di esprimere il proprio dissenso.
Ieri è stato detto che dobbiamo mantenere saldo lo spirito e lo stile scout, sono d’accordo, ma di quale stile stiamo parlando; forse quello di prendere accordi programmatici ante elezioni, anzi ancor prima che venissero definite perfino le candidature?
Quello di esprimere dissenso a qualsiasi mozione provenga dalla nostra comunità?
Quello di presentarci come elemento di rottura quando facciamo chiara richiesta di attenerci scrupolosamente alle norme del regolamento regionale?
Cara Marie Jose e Mimmo, accettate queste mie riflessioni e in nome dello stile scout e del senso di libertà che alla scorsa assemblea mi ha insegnato Totuccio, fatele vostre se davvero vogliamo, tutti insieme, lasciare il mondo un po’ migliore rispetto a come l’abbiamo trovato.
VELIA NICOLO’
Comunità MASCI RC 4