No al carbone. Avviso importante
Nelle scorse settimane è stato pubblicato dalla SEI S.p.a., l’elenco dei terreni sui quali verrà apposto il vincolo preordinato d’esproprio o di servitù al fine di costruire un elettrodotto aereo che passerà attraverso i comuni di Melito P. S., Montebello J., Motta S. Giovanni, Reggio Calabria e Calanna. Questa sarà l’ennesima opera imposta ai territori dalla SEI per poter immettere nella rete elettrica l’elettricità prodotta dalla centrale a carbone che la società vorrebbe costruire a Saline Joniche.
CONOSCI QUALCUNO DEI PROPRIETARI IN ELENCO ???
E’ POSSIBILE OPPORSI PRESENTANDO DELLE OSSERVAZIONI
Abbiamo predisposto un MODELLO da compilare, di cui ci si può avvalere per opporsi integrando eventualmente il testo con delle motivazioni personali.
Il modello compilato in ogni sua parte e firmato dal/dai proprietario/i del suolo oggetto dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, dovrà essere inviato entro il 4 agosto 2014, al seguente indirizzo:
Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare – ex Divisione II, via Molise 2, 00187 Roma
attraverso e-mail pec:
ene.eneree.div2@pec.sviluppoeconomico.gov.it
A pochi sono noti i rischi per la salute dovuti ai campi elettromagnetici indotti da un elettrodotto. A tal fine la legge italiana impone di non sostare più di quattro ore nei pressi di un elettrodotto e sancisce che gli stessi non possono essere costruiti nei pressi di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, scolastici, ecc.
Appare chiaro quindi che l’utilizzabilità di questi terreni sarà seriamente compromessa se l’elettrodotto SEI dovesse essere costruito.
Se qualcuno ancora pensasse che questi espropri possano essere remunerativi sappia che si sbaglia di grosso, poiché le uniche aree realmente espropriate saranno i pochi metri quadri dove dovranno sorgere i tralicci, mentre sul resto dei terreni con ogni probabilità sarà costituita una servitù di passaggio, che li renderebbe di fatto inutilizzabili.
Per la legge italiana inoltre gli elettrodotti sono inamovibili quindi i vincoli andrebbero ad avere durata illimitata.
I terreni perderanno necessariamente il loro valore reale ma rimarranno inalterati i parametri di tassazione per il loro possesso.
Il Coordinamento invita con forza i primi cittadini e i commissari prefettizi chiamati a fare gli interessi dei territori che governano, nonché la Curia Arcivescovile e i cittadini tutti ad opporsi a questo ulteriore tentativo di imporre scelte che, oltre a creare potenziali danni alla salute, depauperano ulteriormente il territorio.