Pentedattilo: vogliamo tutto il corpo in salute
Carissimi Peppe e Maria Laura, e tutti gli altri, e altre, che hanno reso bellissima la sosta di Pentedattilo per noi pellegrini scout, ritengo estremamente “forte”, come mi aspettavo, l’intensa esperienza vissuta nei giorni scorsi, e ve ne sono davvero grato. Per domani sono stato richiesto di preparare una paginetta, su questo evento per la nostra riunione di Comunita’ Roma XII; ho potuto constatare che gli scout di Calabria, sia MASCI che Agesci – e posso presumere anche CNGEI, FSE e altri – rappresentano con certezza quella reazione al male, curabile in quanto, come dicono in medicina, e’ vitale l’organismo quando e’ capace di reagire, in quanto quella reazione esista.
Al di fuori di qualunque inopportuno trionfalismo di aspettativa, certo lo scautismo di Calabria non pretende di essere la parte preponderante di quella reazione, ma ne e’ sicuramente una componente importante, e la consapevolezza di esserlo altrettanto importante.
L’importanza di questa consapevolezza la vedo nel riuscire a comunicarla anche allo scautismo di casa nel centro-nord, e del quale ho notato completa assenza a Pentedattilo, a parte i quattro gatti venuti da Roma e Spoleto (che poi erano proprio 4).
La metastasi mafiosa (di qualsiasi affiliazione) resa evidente dallo scioglimento di svariati consigli comunali in differenti aree del centro-nord, segnala l’immediata necessità proprio di una parallela maggiore consapevolezza scout di reazione vitale anche in tutta tale area, a cominciare dal MASCI in primo luogo, ma delineando uno schema che coinvolga, oltre gli Adulti Scout MASCI, anche gli Scout adulti AGESCI subito dopo.
Se e’ vero , come si dice, che quando una parte del corpo e’ malata, e’ tutto il corpo a soffrirne. E’ tutto il corpo che vogliamo in ottima salute.
Buon segno sarà una futura Pentedattilo con un’altra decina adulti scout dal Centro, e una nuova quindicina dal Nord.
L’esigenza assoluta di non lasciare soli e quindi sotto tiro uomini come Filippo testimone, obbliga noi tutti a escogitare misure di presenza permanente, “scorte civili” e volontarie, reperibili nell’ambito scout. Questo implica la movimentazione continua di persone provenienti da tutta Italia, per brevi periodi e a loro spese per il vitto. Andrebbe invece prevista la massima facilitazione, ed anche gratuita’, per i trasferimenti dei volontari.Le risorse necessarie sono da ritenersi abbastanza contenute.
Carrozze ferroviarie sicure e senza orpelli, assolutamente sobrie, concepite come “camerate mobili”, con posto letto attrezzabile con tappetino e saccoletto scout, gabinetti forniti di acqua sufficiente e di doccia, rappresenterebbero costi di gestione limitati, la loro buona conservazione e pulizia un dovere scout.
Correlativamente: drastico contenimento di spese militari convenzionali (a cominciare dagli F 135, bei giocattoloni per soli adulti, ne basterebbero una trentina per addestrare seriamente 200 piloti all’anno riducendo la spesa prevista da oltre 10 miliardi a non piu’ di 3 miliardi; oppure, meglio ancora, fare come gli Inglesi, che hanno cancellato del tutto la loro partecipazione al programma F135, pagando la penale prevista, e destinando i 10-15 miliardi alle ormai vicinissime Olimpiadi di Londra – mentre noi abbiamo lasciato cadere le Olimpiadi di Roma, pero’ avremo gli F 135 !).
Per ora basta, Vi abbraccio tutti, quello che ho scritto non per fare l’originale stravagante, ma seriamente, bisogna pensarci.
Giovanni Fassio
Comunità MASCI Roma XII