Petizione MASCI per i diritti umani degli immigrati
Siamo ormai alle battute finali per la raccolta di firme lanciata dal MASCI sul territorio nazionale.
Firma qui:
www.change.org/p/dov-%C3%A8-tuo-fratello-dall-emozione-all-azione-petizione-popolare-al-parlamento-italiano-e-europeo
Questo testo completo della petizione popolare.dal MASCI su tutto il territorio nazionale che sarà possibile firmare fino al 21 ottobre 2016.
Ulteriori informazioni sul sito nazionale del Movimento, www.masci.it
PETIZIONE POPOLARE EX ART. 50 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
I sottoscrittori della presente petizione popolare, richiamandosi ai principi sanciti dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo che:
A) considera il riconoscimento della dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, fondamento della liberta, della giustizia e della pace nel mondo;
B) ritiene il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani quale causa di atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani siano liberati dall’oppressione e dal bisogno e la più alta aspirazione dell’uomo;
Convinti, inoltre, che è urgente intervenire per mettere fine all’ormai quotidiana strage di donne, di uomini, e bambini alla disperata ricerca di pace e dignità, si rivolge al Parlamento e al Governo Italiano e al Parlamento Europeo affinché, ciascuno per le proprie competenze, si impegni a:
1. individuare corridoi umanitari sicuri per consentire il transito ai migranti vittime di guerre, persecuzioni, catastrofi e dittature;
2. garantire un’accoglienza degna e rispettosa dei diritti della persona;
3. accelerare le procedure di identificazione e definizione delle richieste di asilo, al fine di ridurre al minimo la permanenza nei centri di concentrazione dei migranti;
4. far superare, a livello europeo i vincoli del Regolamento di Dublino;
5. progettare e realizzare veri percorsi di integrazione.
6. realizzare interventi politici/economici nelle nazioni di partenza dei migranti.
Chi è il richiedente protezione internazionale (richiedente asilo)
è la persona che, fuori dal proprio Paese d’origine, presenta in un altro Stato domanda per il riconoscimento della protezione internazionale. Il richiedente rimane tale, finché le autorità competenti non decidono in merito alla stessa domanda di protezione.
Chi è il rifugiato
è titolare di protezione internazionale. Si tratta di persona che “(…) temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese d’origine di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese(…)”. Questa definizione viene enunciata dall’art. 1A della Convenzione di Ginevra del 1951.
Chi è il titolare di protezione sussidiaria
La protezione sussidiaria è un’ulteriore forma di protezione internazionale. Chi ne è titolare – pur non possedendo i requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato – viene protetto in quanto, se ritornasse nel Paese di origine, andrebbe incontro al rischio di subire un danno grave.
Chi è il titolare di protezione umanitaria
Nel caso in cui la Commissione territoriale, pur non accogliendo la domanda di protezione internazionale, ritenga possano sussistere gravi motivi di carattere umanitario, provvede alla trasmissione degli atti della richiesta di protezione al questore competente per un eventuale rilascio di un permesso di soggiorno per protezione umanitaria (art. 5, comma 6 del decreto legislativo n. 286/1998).
Qualche numero per meglio comprendere un fenomeno inarrestabile
In Italia ci sono 3.521.825 di immigrati extracomunitari, pari al 5,8% della popolazione residente. L’Italia spende per gli extracomunitari 12,6 miliardi l’anno. Lo Stato incassa dagli extracomunitari, tasse per 16,5 miliardi. Alle entrate per tasse bisogna aggiungere: 236 milioni che versa l’Unione Europea a titolo di rimborso parziale delle spese per le operazioni di salvataggio in mare; l’IRPEF versata dai lavoratori italiani dipendenti da aziende di extracomunitari (circa 200.000 lavoratori).
Il 54% degli immigrati extracomunitari sono di religione cristiana. Gli immigrati provenienti da paesi musulmani ammontano al 33%. Di questi i praticanti sono circa il 26%. Il resto professa religioni orientali (induisti, buddhisti, altro) il tasso di criminalità degli italiani è superiore a quello degli immigrati nel loro complesso.
Solo gli immigrati irregolari (circa il 6%) commettono reati in misura superiore agli italiani. La condizione d’irregolarità incrementa il rischio di coinvolgimento in attività criminali.
10.000 mila morti dal 2014 nel mare Mediterraneo, 1.500 bambini di tenera e tenerissima età, un numero mai calcolato (e forse incalcolabile) di uomini, donne, bambini e anziani che muoiono prima di giungere alle “carrette del mare”