Piero Milasi: “Una candidatura per”
Pubblichiamo una lettera aperta agli adulti scout della Regione Calabria a firma di Piero Milasi, candidato della nostra comunità MASCI Reggio Calabria 4 alla carica di Segretario Regionale del MASCI Calabria.
“…. due strade divergevano in un bosco ed io –
io presi la meno battuta,
e questo ha fatto tutta la differenza”
(Robert Frost)
Cari fratelli scout,
l’aver risposto positivamente alla richiesta di candidatura a Segretario Regionale, è stato per me certamente una scelta consapevole e motivata.
In questa lettera, che spero pervenga a tutti gli adulti scout, vorrei brevemente avere la possibilità di farvi parte delle motivazioni che hanno spinto il mio cuore a muovermi in questa direzione.
(…)
1. Una candidatura per, e non una candidatura contro.
Essenzialmente, una candidatura per due ragioni. La prima, quella di coerenza. Credo fermamente, a tutti i livelli, che la democrazia associativa possa essere piena solo nel momento in cui si possa avere la possibilità di scelta. Candidature uniche, solo apparentemente possono sembrare unitarie, sostanzialmente lasciano sempre qualcuno da parte.
La seconda, consequenziale alla prima. Ho atteso con speranza un’alternativa, che non è arrivata. Ed allora, mi sono messo in gioco. Perché credo fermamente che proprio oggi, in questo tempo, la nostra Regione debba avere la responsabilità di proporre un nuovo modo di essere Masci, facendo comunque memoria e tesoro delle esperienze precedenti.
2. Partiamo dalla storia personale
Da più parti, mi viene chiesto di presentarmi, di fare un “profilo” per chi non mi conosce. E forse è giusto conoscere chi si candida, anche personalmente, e quindi, superando la mia naturale riservatezza, vi faccio parte sinteticamente della mia storia.
Storia familiare. Terzo figlio di sei, sono felicemente sposato, con una scout, e padre di tre splendidi ragazzi, scout.
Storia lavorativa, cominciata come tante famiglie calabresi in difficoltà, studiando e lavorando nella bottega del papà, che oggi, grazie all’aiuto di mio fratello, è diventata un piccolo gruppo di cinque aziende. La vita lavorativa mi ha anche portato, in questi anni, a ricoprire ruoli di servizio impegnativi e con grandi responsabilità, come, ad oggi, essere Presidente del Parco Ludico Tecnologico Ambientale Ecolandia della città di Reggio Calabria e Direttore Generale del Polo di Innovazione Ambiente ed Energia della Regione.
Storia di volontariato. Nello scoutismo da quando avevo otto anni, ho avuto la fortuna di essere chiamato al servizio, come capo, in tutte le branche e, come quadro, in incarichi di formazione e diversi a livello regionale e nazionale.
E poi, volontariato dentro e fuori il mio territorio. Dentro il territorio, da 25 anni ormai, per ricostruire luoghi e speranze nel borgo antico di Pentedattilo. Fuori il territorio, da 10 anni, con Calabria for Harambee nel villaggio di Nyandiwa in Kenya. Sono attualmente referente della campagna ReggioLiberaReggio per il no al pizzo.
3. Elementi di continuità e discontinuità per la Regione Calabria
Ritengo che tutto il Movimento debba attualizzare, sia internamente che esternamente, il modo di fare scoutismo per adulti. Concretamente, penso che la nostra Regione debba cambiare molto, altrimenti non mi sarei candidato, e mi impegno, senza mezzi termini e con chiarezza, almeno su 10 cose, concrete e verificabili:
• Ridare centralità al Consiglio Regionale. Luogo effettivo di democrazia rappresentativa della Regione, in cui i magister dovranno essere protagonisti attivi prendendo la responsabilità e bellezza dell’orientamento associativo di tutte le azioni del Segretario e del Comitato Esecutivo.
• Riformare il Comitato Esecutivo. Nei numeri (7-8 persone, come in tutte le Regioni, in luogo dei 18 attuali) e nei compiti, esecutivi e decentrati per ruoli e competenze. Il Comitato Esecutivo che immagino, sarà composto da adulti scout di diverse comunità, non impegnati nel ruolo di Magister. Saranno chiamati al servizio, se lo vorranno, coloro che saranno ritenuti portatori di talenti da offrire al movimento, a prescindere dalla scelta di votazione all’assemblea elettiva e solo dopo la stessa.
• Riformare la Comunicazione. Per rispondere alle aspettative della base, una comunicazione non solo ricostruita negli strumenti (sito funzionante, blog, etc) ma anche che dia la possibilità, con trasparenza, di accedere a tutti i documenti associativi (verbali di assemblea e consigli, mozioni, bilanci, etc).
• Bilancio sociale. Il nazionale, grazie anche ad una nostra mozione, ha fatto da apripista. Non più un mero adempimento per le minime somme economiche di cui disponiamo, ma una verifica degli altri elementi di valore (volontariato, rapporti con il territorio, etc) che costituiscono la vera lettura che a noi interessa.
• Sede regionale. Avere una sede regionale a Lamezia Terme, possibilmente in un bene confiscato come da mozione approvata tanti anni fa, che sia di utilità per il nostro movimento, come base logistica ma anche come punto di raccolta dell’importante archivio cartaceo, oggi disperso nei faldoni che i Segretari pro tempore ereditano. Sede che possa anche aprire nuovi fronti: accoglienza, gestione vendita uniformi e distintivi, etc.
• Basi scout ed altre esperienze. Dedicheremo tempo e passione per costituire una rete delle basi scout regionali, a partire dalla prima base scout di Lamezia Terme, coinvolgendo le recenti esperienze (Mannoli, Scilla e altre che non conosciamo) e allargando anche il concetto di base scout, se lo riterranno le Comunità, come accoglienza di prossimità nelle nostre sedi. Valorizzeremo e conosceremo le esperienze statutarie, come i Foulards Blancs e l’Archivio Regionale storico.
• Rapporti con le Comunità. E’ l’ elemento di continuità che vorrei mantenere con il passato, garantendo la presenza ma caratterizzando la stessa con un’azione di informazione, formazione, progettualità condivisa e partecipata della base.
• Rapporti con il territorio. Nel rispetto rigoroso delle competenze, essere di supporto nei territori delle Comunità e delle Zone, se necessario, al fine di avviare una presenza del livello Regionale sui tavoli istituzionali, di volontariato, ecclesiali, per superare il gap di misconoscenza di fatto del nostro movimento.
• Rapporti con le associazioni scout. Costruire reali percorsi di formazione, servizio e sviluppo in collaborazione con la principale associazione scout, l’Agesci, anche alla luce della mia provenienza e permanenza in essa per quasi 30 anni.
• Rapporti con il Nazionale. Con fermezza, competenza e responsabilità, credo che la Calabria possa avere un ruolo sostanziale di innovazione nel nostro Movimento a livello nazionale .
4. Fedeltà allo scoutismo
La mia candidatura, è soprattutto frutto dell’amore per lo scoutismo, prima ancora che per il Movimento; scoutismo che è stato, nella mia vita, il principale luogo dove ho imparato, dove ho incontrato, dove ho testimoniato. Ed è ai valori, principi e metodo scout, seppure declinati agli adulti, che vorrei ritornasse tutto il nostro agire.
Per questo chiedo a voi, a tutti voi, a tutti gli adulti scout della nostra Regione, di fare una scelta libera, consapevole. Nel prossimo mese, prima dell’Assemblea, vorrei avere la possibilità, se ritenete, di parlarvene in Comunità, anche contestualmente ad Antonio, che penso abbia fatto del proprio meglio in questi tre anni, e con il quale abbiamo condiviso di vivere questi giorni in fraternità e costruttività.
Da scout, fra le tanti frasi di BP mi ha sempre accompagnato l’appello alla responsabilità del “Guida la Tua Canoa”; per me, è questo il momento per avere coraggio, per essere controcorrente, per realizzare un ideale di MASCI.
Da parte mia, vi posso assicurare lealtà, disponibilità e volontà di essere segretario di tutti. Così come, non essendo un uomo per tutte le stagioni, posso garantire che non ci sarà una mia prossima candidatura alla futura scadenza, sia nel caso io sia eletto sia nel caso io non sia eletto.
Dimenticavo… quanto sopra, è solo parte del mio sogno …. Ma a volte i sogni si realizzano, chissà forse è arrivato il tempo…
Con affetto, Piero Milasi
Quando ero giovane c’era in voga una canzone popolare:
«Guida la tua canoa» con il ritornello»
«Non startene inerte, triste o adirato
Da solo tu devi guidar la tua canoa».
Questo era davvero un buon consiglio per la vita.
Nel disegno che ho fatto,
sei tu che stai spingendo con la pagaia la canoa,
non stai remando in una barca.
La differenza è che nel primo caso tu guardi dinnanzi a te,
e vai sempre avanti, mentre nel secondo non puoi guardare
dove vai e ti affidi al timone tenuto da altri e perciò
puoi cozzare contro qualche scoglio, prima di rendertene conto.
Molta gente tenta di remare attraverso la vita in questo modo.
Altri ancora preferiscono imbarcarsi passivamente,
veleggiando trasportati dal vento della fortuna o dalla corrente
del caso: è più facile che remare, ma egualmente pericoloso.
Preferisco uno che guardi innanzi a sé e sappia condurre
la sua canoa, cioè si apra da solo la propria strada.
Guida tu la tua canoa