Qualcosa in più. (ancora su Bardonecchia)
Come sempre, non è facile fissare in uno scritto ciò che si è vissuto, seppure per pochi giorni, anche se le 12 ore per rientrare dal Piemonte alla Calabria sono certamente servite a raccogliere le idee e le sensazioni. A Bardonecchia il MASCI, secondo me, ha fatto qualcosa in più che eleggere il nuovo presidente, il nuovo segretario, i consiglieri generali, i revisori dei conti. Ha fatto qualcosa in più che approvare la relazione del Presidente uscente e le nuove linee programmatiche nazionali.
Il Movimento tutto ha visto una nuova partecipazione della base. Che si è espressa, ad esempio, non confermando le candidature proposte dal Consiglio Nazionale, fortemente volute dal Presidente uscente e da molti, molti segretari regionali.
Badate bene, senza assolutamente entrare nel merito degli importanti profili proposti, la base ha dato una risposta sul metodo.
Ancora, la base si è espressa sulle linee programmatiche, inserendo come parte integrante documenti significativi, come quelli provenienti dal Piemonte e dalla Calabria, rimandando di qualche ora la votazione in assemblea al fine di pervenire ad un documento più omogeneo, più condiviso.
E sono state proposte tante mozioni, le quali, seppure mortificate dal punto di vista programmatico in quanto inserite alla fine della fine dell’Assemblea, certamente hanno contribuito a uno scambio vero su tematiche di forte attualità.
A questa assemblea, ho partecipato alla fine del mio mandato triennale di Magister, consapevole che non è detto che ci sarà un’altra assemblea nazionale che mi vedrà partecipe.
Come ho cercato di dire in uno dei miei interventi assembleari, la vera approvazione della relazione del Presidente uscente, delle linee programmatiche, delle mozioni, non è data dalla quantità di palette sollevate a favore.
La vera approvazione sarà postuma. Sarà data, nel corso di questo nuovo triennio, ad esempio da quante volte saremo chiamati, come MASCI, ad accogliere e assistere le emergenze dei profughi o dei bisognosi nelle nostre città.
Da quante volte saremo chiamati a esprimerci localmente e su tutto il Paese su emergenze ambientali, perché il nostro parere è importante.
Da quante volte saremo considerati nell’ambito della Chiesa locale, e non perché diciamo sempre di sì ma perché riusciamo a essere Chiesa reale.
Da quante volte riusciremo a rendere quotidiani i nostri gesti di acquisto critico, rifiuto dell’illegalità micro o macro.
E allora, buon viaggio al nuovo MASCI, al nuovo Consiglio Nazionale, con un forte abbraccio e ringraziamento a chi ha lavorato nel triennio precedente, e con una forte consapevolezza di un mandato ben preciso e responsabile.
Pietro Milasi
MASCI Reggio C. 4