Quando avrete fatto questo al più piccolo dei miei fratelli…
Ahmad S. è un signore di Casablanca (Marocco), di poco più di sessant’anni, che vive in una zona abbandonata, nei pressi del deposito ferroviario, sotto una tettoia, praticamente all’aperto per 24 ore al giorno. È uno dei tanti amici sfortunati a cui la nostra Comunità MASCI RC 4 confeziona e consegna due pasti caldi a settimana, nell’ambito del Servizio Mensa. Di recente è stato molto male, ha mangiato pochissimo e per circa 20 giorni è rimasto nello stesso giaciglio, avvolto nelle coperte. Ultimamente non riusciva neppure a tenere le posate per mangiare da solo.
Il Signore ci ha fatto incontrare quest’uomo e noi non lo abbiamo ignorato. Dopo tante insistenze, si è mostrato disposto a spostarsi da lì, per andare in un centro di accoglienza, lavarsi, rifocillarsi e curarsi, facendosi medicare delle ferite.
Bruna, allora, nostra sorella AS e coordinatrice del Servizio Mensa, ha inizialmente preso contatti con centri di ascolto e centri di accoglienza, ricevendone disponibilità, contattando, inoltre, i volontari della Croce Rossa Italiana, anch’essi pronti a intervenire con una propria autoambulanza. Quindi, dopo aver individuato alcuni volontari, ha lanciato un appello anche alla nostra Comunità MASCI RC 4, cui hanno risposto Franco, Marco e Piero C.
Nella mattinata di sabato 8 febbraio, sotto una pioggia intensa e insistente, Ahmad ha lasciato il suo giaciglio, accettando di essere assistito e curato. Adesso dorme in un letto pulito, dopo aver mangiato, aiutato dalle suore di Madre Teresa di Calcutta, nel cui centro è ospite.
Vogliamo, quindi, ringraziare il Signore, che ci ha suggerito la strada giusta per poter aiutare questo nostro amico, che da circa 20 giorni soggiornava in un cantuccio, riparato solo da una grondaia. Ahmad il giorno successivo ha potuto consumare tre pasti, ha dormito molto e ora è sereno.
Grazie anche agli altri volontari che hanno risposto all’appello e, in modo particolare, Daniele, Sergio e alla squadra della Croce Rossa, che è stata determinante per gli spostamenti e la sistemazione di Ahmad e, naturalmente, al Centro di Ascolto della Parrocchia del Divin Soccorso e al centro Accoglienza di Madre Teresa di Calcutta di Reggio Calabria.
Su questa bella storia, leggi anche un’ intensa riflessione di Marco C., uno dei partecipanti.