“Quando mai ti abbiamo veduto affamato?”
Pubblichiamo una bella lettera inviataci da un gruppo di giovani seminaristi che colloaborano con la nostra Comunità MASCI Reggio C. 4 alla preparazione e distribuzione dei pasti per il Servizio mensa:
“Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.” (Mt 25, 37-40)
Nel rendere grazie a Dio per questa esperienza di vita che stiamo vivendo, vogliamo ringraziare anche il gruppo mensa che ci sta dando questa possibilità..
Questa Parola del Signore Gesù è sempre viva.. e dopo l’esperienza di ieri sera lo possiamo “gridare dai tetti”!
E’ chiaro il riferimento di Gesù che è rivolto principalmente all’incontro con i fratelli insieme alla soddisfazione di un bisogno.. ed è proprio quello che ieri sera abbiamo vissuto. Già dal primo incontro avuto con Stefano, il suo volto allegro e vivace, con l’entusiasmo di chi ci sta dentro questa vita e ha voglia di mettersi in gioco e prenderla a morsi.
Possiamo dire con certezza di averlo incontrato nel corpo infreddolito e rannicchiato di Thomas, un signore ungherese, che con i suoi occhi lucidi e il volto sorridente ci ha baciato il cuore soprattutto quando con molta modestia e delicatezza ci ha condiviso che il suo “lettuccio” è la “playa”… e dopo aver scambiato qualche parola ci ha salutati con un profondo sguardo di gratitudine che ha espresso anche con la gestualità provando a baciare la mano di Bruna!
Subito dopo il Signore ci ha donato l’incontro con Alessandro, un giovane violinista italo-francese, che alle parole “Vuoi un pasto caldo!?” ha risposto: “E’ Dio che vi manda… sto morendo di fame” e in men che non si dica ha aperto la busta e ha divorato la porzione di pasta che ha trovato. al nostro “Vuoi un altro pasto?” con vigore e determinazione ha detto: “No! Ci sono altri che hanno fame!” Ma le parole che hanno inciso il nostro cuore sono state quelle di risposta alla nostra domanda quando gli abbiamo chiesto: “ sei solo”? E lui molto semplicemente ha detto “No no! Ho lo Spirito Santo che mi tiene compagnia!” e in un coro di grazie.. per il pasto e per il servizio che svolgiamo ci ha salutati baciandoci e abbracciandoci uno ad uno e dandoci appuntamento alla prossima.. senza una data e un luogo.. perchè come dice Alessandro.. “Non lo so cosa sarà domani”.
Che lezione di vita fratelli! Ho ancora gli occhi lucidi e la pelle d’oca..
Poco distante incontriamo un signore ungherese, che abbiamo ribattezzato Massimo (in realtà ci ha detto mercì)… lo Spirito del Signore ci ha mandati nel momento in cui stava discutendo aspramente con un ragazzo Marocchino venditore ambulante per una questione di “posto”.. Massimo non voleva cedere a spostarsi.. è bastata la tenerezza di Bruna.. la Pace della richiesta.. per convincerlo a spostarsi ed evitare di litigare! Anche Massimo ci ha riempito il cuore di gioia.. con le sue poche parole e con il suo silenzioso ringraziamento espresso anche da parte sua con il tentativo di un baciamano
Ma il Signore non ha smesso di regalarci amore… e sulla porta della cattedrale incontriamo Valerio, un giovane Lituano, timido e di pochissime parole, che con gli occhi commossi dopo averci detto qualche parola sul suo cammino ci ha salutati con gli occhi lucidi e anche lui tentando il bacia mano, insegnandoci e trasmettendoci l’essenzialità della vita che cozza con l’inganno delle troppe parole.
Questi gli incontri più intensi che a scriverli rendono veramente poco rispetto a quello che ci hanno trasmesso… ma non meno belli e profondi: gli amici della stazione, le famiglie, Giovanni all’ Omeca che ci ha aspettato per più di due ore in un angolino riparato dal freddo…Le richieste continue di Elena che ci dicono quanto bisogno c’è, Aldo che ci ha fatto sperimentare la bellezza del condividere anche senza l’importanza di “vedere”, non lo abbiamo trovato ma abbiamo lasciato il pasto sulla porta, per fargli sperimentare la nostra vicinanza al suo rientro per fargli sentire casa un pò più accogliente e calda. E abbiamo concluso il giro con un pò di rammarico… per aver finito i pasti e non aver potuto condividerli con Azziz e i suoi amici. Amarezza che subito ha interpellato il nostro spirito e ci ha fatto sperimentare l’impotenza dell’essere creature e quindi limitate ma nello stesso tempo ci ha trasmesso il desiderio di continuare a condividere con questi fratelli, perchè abbiamo toccato con mano che non è mai abbastanza! Lodando Dio per quello che ci ha concesso di poter fare e pregandolo di continuare a provvedere anche per quanti non siamo stati in grado di amare, e con la certezza che OGNI FERITA PUO’ DIVENTARE FERITOIA.. da dove far passare la luce, la Sua luce!
Forse ho scritto troppo ma ho lasciato che il cuore parlasse, ma per me personalmente, e credo di potermi fare voce anche dei miei compagni di viaggio, queste sono vere e proprie esperienze di vita, di amore… e non si può fare un semplice elenco di ciò che abbiamo vissuto.
E’ questo il Regno di Dio che Domenica scorsa abbiamo celebrato, è questa quella parte di mondo per cui Lui ha dato la vita e continua a darla, siamo tutti noi il corpo di Cristo spezzato per essere dato.. condiviso.. e per fare questo sono fondamentali tutti e cinque i sensi!!!
Possano le nostre mani possedere l’amore espresso nella ricchezza dei gesti che la prostituta offre sul corpo di Gesù, possa la nostra vita avere il gusto della condivisione dei cinque pani e due pesci, possa il nostro cuore ardere come quello dei discepoli di Emmaus nel conversare con Lui… e i nostri occhi essere capaci di stupirsi ancora ogni volta che la nostra vita, il nostro essere, vengono spezzati come quel pane che da la vita.
Nella gratitudine reciproca, nella gioia della nostra fede, nella fragilità dell’umanità che abbiamo condiviso, nell’Amore infinito di Dio che è Padre vi salutiamo dandoci appuntamento dove, come e quando lo Spirito ha già disposto!
Con gioia e stima fraterna!
Michele e gli amici del Propedeutico!
Pax et bonum!!