Reggio Libera Reggio incontra Don Cozzi
Pubblichiamo una sintesi dell’incontro incontro del 31 marzo tra i rappresentanti di Reggio Libera Reggio e Don Marcello Cozzi.
Lo scorso 31 marzo, nella sede del coordinamento reggino di Libera abbiamo incontrato don Marcello Cozzi, dell’ufficio di presidenza nazionale di Libera nonché referente regionale per la Basilicata. Introducendo i lavori abbiamo espresso la nostra gratitudine a don Marcello per la bellissima esperienza della XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno vissuta a Potenza il 18 e 19 marzo. Don Marcello è stato certamente l’anima di quelle giornate che hanno visto la partecipazione di quasi 80 mila persone provenienti da tutta Italia e da altri Paesi. Con lui abbiamo fin dall’inizio condiviso il percorso che ci ha portato al 20 aprile dello scorso anno, quando abbiamo presentato ReggioLibera Reggio. La libertà non ha pizzo.
Ed è stato molto utile poter fare con don Marcello il punto sulla nostra esperienza, ultimamente provata per l’attentato subito il 9 febbraio dal nostro carissimo Tiberio Bentivoglio. Gli interventi iniziali, il mio, quello di Tiberio, di Francesco e di Piero, hanno illustrato il lavoro realizzato in questo ultimo trimestre che elenchiamo di seguito sinteticamente:
a) avvio sportello SOS Giustizia per accompagnamento e sostegno vittime racket ed usura;
b) incontro con la Prefettura per pianificazione collaborazione con RLR;
c) incontri con la Commissione Regionale Antimafia per il miglioramento delle leggi antimafia della Regione Calabria e l’avvio di una bottega della legalità nell’ambito dei locali del Consiglio regionale a Reggio Calabria;
d) incontro con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza per la presentazione di RLR ed in particolare per chiedere di aderire al consumo critico;
e) incontri con l’Università Mediterranea e sottoscrizione protocollo per la realizzazione di iniziative condivise;
f) incontri con l’amministrazione comunale di Reggio Calabria per la realizzazione di iniziative inerenti la campagna RLR e l’uso dei beni confiscati;
g) partecipazione a momenti di denuncia e proposta in collaborazione con altri soggetti presenti in città (Reggio non Tace, Museo della ‘ndrangheta, parrocchie e diocesi di Reggio Calabria – Bova);
h) incontri nelle scuole.
Tiberio nel suo intervento ha raccontato la dolorosa esperienza subita esprimendo il parere che non ritiene sia da collegare l’attentato al suo impegno in Libera. La speranza è che al più presto le indagini avviate facciano piena giustizia e ci facciano capire il vero movente. Tiberio era felice per la vicinanza e la solidarietà che gli è stata manifestata da molte persone anche del mondo delle istituzioni. Ma non ha nascosto l’amarezza per non aver sentito vicini gli imprenditori e i commercianti del suo quartiere. Un attentato che se è stato motivo di apprensione e anche paura, certamente non ha ridimensionato in Tiberio la voglia di continuare ad impegnarsi assieme ai suopi amici di Libera. E dopo la testimonianza di Tiberio gli altri interventi.
Piero Milasi (MASCI RC 4), animatore del gruppo imprese, ha ribadito la necessità di continuare ad incontrarci con regolarità per cercare di capire come presentare al meglio RLR in vista di una adesione di altri imprenditori e cittadini. E suggeriva di rifare una riflessione al nostro interno per ripartire da noi, dalle nostre associazioni. Francesco Spanò, ha evidenziato il lavoro realizzato e la positività della nostra esperienza che ci ha visto coinvolti in tante iniziative finalizzate a raggiungere obiettivi concreti.
Peppe Angelone (MASCI RC 4) ha ripresentato la questione delle associazioni di categoria che aderiscono alla rete RLR dalle quali ci si aspetta un maggiore contributo e ha ribadito la necessità di un sostegno concreto a chi decida di denunciare. Salvatore Mafrici ha raccontato la sua esperienza nello sportello SOS Giustizia che sta seguendo attualmente cinque imprenditori.
La collaborazione con la Prefettura è proficua. Con la Confartigianato è in via di definizione una iniziativa per sensibilizzare le imprese. Salvatore ha chiesto di rilanciare i gruppi di lavoro (imprese, comunicazione, consumatori). Giulia Meliti ha condiviso l’idea di un ruolo sempre più attivo e partecipe delle associazioni che aderiscono a RLR. Dopo aver attentamente ascoltato, don Marcello è intervenuto sottolineando la novità degli sportelli SOS Giustizia presenti in sei città compresa Reggio Calabria. Ha proseguito chiedendoci quanto abbia influito RLR sull’attentato subito da Tiberio con la proposta di una “sfida”: far passare il messaggio che l’attentato non è legato a RLR così come tutti abbiamo affermato. Il problema è come veicolare il suddetto messaggio.
Don Marcello ci ha confermato nella specialità di RLR unica esperienza in Italia che mette insieme imprese e pezzi di società responsabile. Don Marcello ha quindi richiamato al rischio presente nel movimento antiracket: molti denunciamo soprattutto perché hanno un ricavo economico non perché condividano un percorso di legalità. Pertanto è fondamentale oggi costruire un movimento antiracket che educa alla denuncia perché si crede nella giustizia e nella legalità. RLR in questo senso va oltre i benefici della legge 44.
La paura è anche in un senso di abbandono di alcune istituzioni dello Stato. Cosa fare? Ci fermiamo perchè lo Stato non ci tutela? Quale scelta fare di fronte ad un antistato forte e violento e uno Stato che a volte è presente e a volte no? Don Marcello ha parlato di un bivio quotidiano, di una scelta da rinnovare ogni giorno. L’alternativa alla inefficienza e inadempienza non è la rassegnazione o la resa ma è l’incoscienza della battaglia quotidiana perché “La libertà non ha pizzo”.
Con la consapevolezza che la garanzia non l’avremo mai al 100/% e che il cammino verso la libertà non è indolore. Ce lo dimostrano le storie delle persone che incontriamo ogni giorno. La certezza è che non torniamo indietro, che andremo avanti con fortezza ed umiltà. Don Marcello ha anche presentato una certa divisione nel mondo dell’antiracket e ha affermato che RLR è vista come fatto positivo ma non da tutti.
Don Marcello ci invitava a organizzare un importante momento ad un anno di RLR. Abbiamo terminato l’incontro alle ore 20 e 30 con la volontà e la determinazione di continuare a lavorare. In particolare ci siamo lasciati con l’impegno a ritrovarci nei gruppi di lavoro che saranno convocati a breve dagli animatori (Piero Milasi per le imprese, Francesco Spanò per i consumatori, Francesca Chirico per la comunicazione). Proprio lunedì scorso don Luigi Ciotti, al quale avevo chiesto di partecipare alla giornata celebrativa l’anno di RLR, ci ha dato la sua disponibilità per il prossimo 1 giugno. Abbiamo quindi il tempo per organizzare al meglio l’iniziativa.
Reggio Calabria, 6 aprile 2011.
Mimmo Nasone (LIBERA)