“Ricòrdati di ravvivare il dono di Dio”
MIGRANTES NEWS: Foglio di collegamento del Centro Diocesano Migrantes – Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova
N. 11 Settembre 2012 - “RICORDATI DI RAVVIVARE IL DONO DI DIO”
La crisi in atto produce un po’ ovunque preoccupazioni, incertezze, sofferenze. Ovunque ma fa più vittime fra gli immigrati: disoccupazione in crescita, inutili tentativi di trovare qualche altra occupazione, blocco dei nuovi ingressi per motivi di lavoro, progetti di rimpatrio almeno temporaneo, insolvenza verso le banche quanto al mutuo relativo all’acquisto della casa, rinvio dei ricongiungimenti familiari, ed altro. Per di più l’avvicinarsi della campagna elettorale, nella quale gli immigrati torneranno ad essere al centro dell’acceso, per non dire feroce contendere fra gli opposti schieramenti politici, con rischio di un accentuarsi del sospetto e della intolleranza verso gli “intrusi”.
C’è motivo di aprire questo nuovo anno sociale-pastorale con un supplemento di solidale vicinanza a questi fratelli. Chiamarli fratelli non è cedimento retorico per noi, è schietta verità. E intendiamo dimostrarlo in tutti i modi, quelli ormai consolidati dall’esperienza e quelli che una fantasia creatrice animata dalla carità potrebbe ancora suggerirci. Per risposte immediate a tante richieste c’è il Centro di ascolto di S. Agostino che è al suo secondo anno. Ripetitivo del primo? Il bilancio che se ne è fatto a giugno ci dà sufficiente materia per rendere grazie a Dio. Ma si guarda sempre al più, al meglio e per questo quelli che vi hanno già lavorato tornano a rimboccare le maniche. Speriamo che altri seguano, speriamo che il nostro volontariato (tutti lì si lavora all’insegna della gratuità) sia segno e stimolo per un raggio d’azione più vasto, segno e stimolo per una comunità civile e soprattutto cristiana che approva, simpatizza, incoraggia; ma ci auguriamo che non si fermi qui e, a modo suo, rimbocchi le maniche e dia una mano, per sperimentare assieme a noi e come dice il Maestro che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.
Un servizio socio-caritativo e, più ampiamente, di promozione umana, ma che punta più in alto, perché per noi promozione umana è sempre coniugata con evangelizzazione. Tanto più quest’anno che il Convegno Pastorale Diocesano ci ha proposto l’inderogabile impegno di essere “Cristiani adulti per una nuova evangelizzazione”; un evento di grazia che vogliamo sommare con quello ormai imminente del Sinodo dei Vescovi, anch’esso tutto rivolto alla “Nuova evangelizzazione per la trasmissione della Fede Cristiana”. E noi della Migrantes aggiungiamo: “tra i migranti”. A fare questa aggiunta ci spinge il nostro carisma, il dono particolare di cui il Signore ci ha beneficato. Un dono che va sempre più valorizzato, un carisma da rendere sempre più vivo e dinamico. Facciamo nostro perciò, all’inizio di questo nuovo anno, il monito di San Paolo: “Ricordati di ravvivare il dono di Dio” (2 Tim 1, 6).
DATE ED EVENTI DI RILIEVO DEL CENTRO MIGRANTES (inseriti nell’Agenda Pastorale Diocesana 2012-2013)
Eventi di rilievo
– Mercoledì 14 novembre 2012 – Presentazione nel pomeriggio del Dossier Statistico Immigrazione assieme alla Caritas Diocesana.
– Domenica 16 dicembre 2012 – In serata celebrazione del Natale Interetnico presso la Parrocchia dei SS. Filippo e Giacomo in S. Agostino.
– Domenica 20 gennaio 2013 – Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato in tutte le parrocchie e concelebrazione con S. E. l’Arcivescovo nel pomeriggio in S. Agostino.
– Mercoledì 6 marzo 2013 – Convegno a cura del Centro Diocesano Migrantes e del Centro Diocesano Missionario sul tema: “Evangelizzazione e Nuova Evangelizzazione tra i migranti”.
– Domenica di Pentecoste, 19 maggio 2013 – Festa dei Popoli.
N.B. La Giornata Mondiale cade di fatto domenica 13 gennaio, giornata in cui si celebra il Battesimo del Signore. Siccome nella nostra diocesi, nel programma pastorale per l’Anno della Fede, è prevista per il 13 gennaio “la celebrazione conclusiva della prima parte sul Battesimo”, il nostro Arcivescovo, su proposta del Centro Diocesano Migrantes, ha stabilio che in tutta la diocesi la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato venga celebrata la domenica seguente, 20 gennaio.
Incontri della Commissione Diocesana Migrantes
– Mercoledì 19 settembre 2012 – Definizione più dettagliata della programmazione dell’anno.
– Mercoledì 14 novembre 2012 – Preparazione al Natale Interetnico.
– Mercoledì 12 dicembre 2012 – Preparazione alla Giornata Mondiale del Migrante.
– Mercoledì 6 febbraio 2013 – Preparazione del Convegno del 6 marzo
– Mercoledì 6 aprile 2013 – Preparazione della Festa dei Popoli
– Mercoledì 22 maggio – Bilancio dell’anno pastorale 2012/’13 e prospettive per il nuovo anno.
N.B. Quanto agli incontri dei vari Uffici e Organismi diocesani, per suggerimento della Segreteria della Curia, conviene tenerli di mercoledì, non di giovedì, spesso già riservato ad altre attività diocesane di carattere più generale.
Gli incontri della Commissione si terranno indicativamente alle ore 19.00 presso il centro pastorale della Parrocchia S. Agostino.
Si cercherà che qualche giorno prima dell’incontro venga già recapitato ai membri della Commissione il periodico Migrantes News, che può fornire materiale di riflessione per l’incontro.
ORIENTAMENTI DI MASSIMA DEL C.D.M. PER IL 2012-2013
Si ripropongono, debitamente aggiornati, i punti dell’anno pastorale 2011-2012
1. Promuovere atteggiamenti ed opere di solidarietà e accoglienza fraterna verso i migranti nelle parrocchie e in genere nelle comunità cristiane e, di conseguenza, cogliere e valorizzare tutte le occasioni di contatto con le medesime.
2. Consolidare ed estendere il rapporto di intesa e di collaborazione con gli organismi ecclesiali interessati a vario titolo al problema migratorio, in particolare col Centro Missionario, la Caritas, l’Equipe per il catecumenato, l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, al fine di rendere più concreta e strutturale una effettiva pastorale d’insieme. Allo scopo portare a compimento e tenere aggiornato il “Catalogo delle strutture e servizi a favore degli immigrati”.
3. Coltivare costruttivi rapporti anche con le realtà sociali e di volontariato di area non ecclesiale nonché con le pubbliche istituzioni, particolarmente con la partecipazione attiva al Consiglio Territoriale per l’immigrazione della Prefettura e al Gruppo di lavoro sugli immigrati promosso dall’Assessorato ai servizi sociali del Comune.
4. Persistere nello sforzo di offrire un servizio pastorale specifico anche a ucraini e romeni cattolici e favorire il positivo inserimento in S. Agostino della Comunità Bizantina “San Cipriano”.
5. Assicurare per la Commissione Diocesana Migrantes un incontro bimestrale che sia di formazione, di aggiornamento e di programmazione.
6. Dare tutto il contributo alla Parrocchia S. Agostino (cui è annessa la “Missione con cura d’anime” per tutti i cattolici stranieri) perché, secondo il carisma scalabriniano, possa presentarsi sempre più come segno e strumento dell’attenzione della Chiesa locale ai migranti e punto di riferimento per i diversi gruppi etnici e linguistici.
7. Contribuire perché il “Centro di ascolto G. B. Scalabrini” sia pure strumento qualificato di collaborazione con le Suore Scalabriniane, la Caritas e le Parrocchie della Zona di Reggio Centro.
8. Favorire la conoscenza aggiornata e approfondita della realtà migratoria sul territorio, anche favorendo la conoscenza e l’utilizzo del Dossier Statistico Immigrazione di Caritas/Migrantes.
9. Per quanto è possibile, nessuno dei cinque settori della mobilità umana (immigrati ed emigrati, rom e sinti, fieranti e circensi) dei quali si prende cura la Migrantes, sia pastoralmente trascurato, anche se l’attenzione prevalente si porta oggi sugli immigrati.
10. Servirsi dei media locali, in particolare del settimanale diocesano, per informare e sensibilizzare l’ambiente non solo ecclesiale sulle problematiche e iniziative relative ai migranti.
11. Continuare a promuovere eventi che interessano direttamente il mondo migrante, quali la Giornata Mondiale del migrante, la Festa dei Popoli, il Natale multietnico, la Giornata della Pace.
12. Preparare con cura, assieme al Centro Missionario Diocesano, il convegno del 6 marzo 2013 su “Evangelizzazione e Nuova evangelizzazione tra i migranti”.
13. Continuare a offrire un effettivo sostegno perché entro il 2012 si costituisca anche il Calabria il Gruppo Immigrazione-Salute (Gris), a tutela soprattutto degli immigrati irregolari.
14. Individuare situazioni di particolare urgenza e gravità riguardanti donne straniere in stato di gravidanza, con bambino o a rischio di sfruttamento sessuale, per le quali non risulta possibile una qualche protezione nelle attuali strutture e fare appello alle competenti istanze civili ed ecclesiali in vista di una qualche soluzione.
15. Il Direttore diocesano è presente nell’Ufficio in Curia il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.00 e presso la parrocchia S. Agostino su appuntamento (Cell. 320.578.5014).
ANNO DELLA FEDE – ANNO DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
L’anno pastorale che sta per iniziare è stato dichiarato dal S. Padre Anno della fede per tutta la Chiesa e si presenta allo stesso tempo come Anno della Nuova Evangelizzazione, perché fra un mese sarà già in pieno svolgimento il Sinodo dei Vescovi su “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.
Di ancora maggiore attualità è questo duplice evento per la nostra Chiesa di Reggio Calabria-Bova, dato che per l’Anno della Fede è stato predisposto per i dodici mesi un intenso dettagliato programma e che alla Nuova Evangelizzazione è stato tutto dedicato il recente Convegno Diocesano.
Si ritiene possa essere di utilità richiamare spunti del Messaggio pontificio per la Giornata del Migrante 2012 dedicato a “Migrazioni e Nuova Evangelizzazione”, come pure richiamare, sul medesimo argomento, quanto si legge nell’Instrumentum laboris, cioè nella Linee Guida stese in preparazione del Sinodo.
1. Dal Messaggio del Papa per la Giornata del Migrante 2012 su “Migrazione e Nuova Evangelizzazione”
“Cari Fratelli e Sorelle! Annunciare Gesù Cristo unico Salvatore del mondo “costituisce la missione essenziale della Chiesa, compito e missione che i vasti e profondi mutamenti della società attuale non rendono meno urgenti” (Esort. Ap. Evangelii nuntiandi, 14). Anzi, oggi avvertiamo l’urgenza di promuovere, con nuova forza e rinnovate modalità, l’opera di evangelizzazione in un mondo in cui l’abbattimento delle frontiere e i nuovi processi di globalizzazione rendono ancora più vicine le persone e i popoli, sia per lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, sia per la frequenza e la facilità con cui sono resi possibili spostamenti di singoli e di gruppi.
Il tema che ho scelto quest’anno per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato – “Migrazioni e nuova evangelizzazione” – nasce da questa realtà. L’ora presente, infatti, chiama la Chiesa a compiere una nuova evangelizzazione anche nel vasto e complesso fenomeno della mobilità umana, intensificando l’azione missionaria sia nelle regioni di primo annuncio, sia nei Paesi di tradizione cristiana…. In tale contesto, i migranti che hanno conosciuto Cristo e l’hanno accolto non di rado sono spinti a non ritenerlo più rilevante nella propria vita, a perdere il senso della fede, a non riconoscersi più come parte della Chiesa e spesso conducono un’esistenza non più segnata da Cristo e dal suo Vangelo.
Cresciuti in seno a popoli marcati dalla fede cristiana, spesso emigrano verso Paesi in cui i cristiani sono una minoranza o dove l’antica tradizione di fede non è più convinzione personale, né confessione comunitaria, ma è ridotta ad un fatto culturale. Qui la Chiesa è posta di fronte alla sfida di aiutare i migranti a mantenere salda la fede, anche quando manca l’appoggio culturale che esisteva nel Paese d’origine, individuando anche nuove strategie pastorali, come pure metodi e linguaggi per un’accoglienza vitale della Parola di Dio.
L’odierno fenomeno migratorio è anche un’opportunità provvidenziale per l’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo. Uomini e donne provenienti da varie regioni della terra, che non hanno ancora incontrato Gesù Cristo o lo conoscono soltanto in maniera parziale, chiedono di essere accolti in Paesi di antica tradizione cristiana. Nei loro confronti è necessario trovare adeguate modalità perché possano incontrare e conoscere Gesù Cristo e sperimentare il dono inestimabile della salvezza, che per tutti è sorgente di “vita in abbondanza” (cfr Gv 10,10); gli stessi migranti hanno un ruolo prezioso a questo riguardo poiché possono a loro volta diventare “annunciatori della Parola di Dio e testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”.
Nell’impegnativo itinerario della nuova evangelizzazione, in ambito migratorio, assumono un ruolo decisivo gli Operatori pastorali – sacerdoti, religiosi e laici – che si trovano a lavorare sempre più in un contesto pluralista: in comunione con i loro Ordinari, attingendo al Magistero della Chiesa, li invito a cercare vie di fraterna condivisione e di rispettoso annuncio, superando contrapposizioni e nazionalismi.”.
2 – Le migrazioni nell’Instrumentum laboris per il prossimo Sinodo dei Vescovi
In apertura del precedente numero di Migrantes News si presentava un ampio resoconto dei molteplici riferimenti all’evento migratorio contenuti nei “Lineamenta”, ossia nella prima traccia sul tema della nuova evangelizzazione redatta in preparazione al Sinodo dei Vescovi. A quella prima traccia segue l’Instrumentum laboris che contiene, in qualche modo, il contributo della Chiesa universale per rendere più facile e costruttivo il lavoro dell’Assemblea Sinodale.
Anche in questo secondo strumento preparatorio al Sinodo il rapporto tra migrazioni ed evangelizzazione è posto in rilievo, in particolare nel secondo capitolo che ha per titolo: “Tempo della nuova evangelizzazione”.
Già nel primo capitolo, nel presentare Gesù come evangelizzatore, lo si descrive “capace di accogliere tutti: in primo luogo i poveri, poi i ricchi… o gli stranieri come il centurione e la donna siro-fenicia”.
Nel secondo capitolo i riferimenti sono più frequenti, anzi occupano una posizione centrale. Parlando infatti degli “scenari della nuova evangelizzazione”, al secondo posto, come già facevano i Lineamenta, subito dopo lo scenario culturale, viene posto quello delle migrazioni: “Accanto a questo primo scenario culturale, ne è stato indicato un secondo, più sociale: il grande fenomeno migratorio che spinge sempre più le persone a lasciare il loro paese di origine e vivere in contesti urbanizzati. Da esso deriva un incontro e un mescolamento delle culture. .. Unito al diffondersi della secolarizzazione, l’esito culturale di questi processi è un clima di estrema fluidità, dentro la quale c’è sempre meno spazio per le grandi tradizioni, comprese quelle religiose” (n. 55). Al numero seguente torna l’accenno al tema nostro: “Allo scenario migratorio, le risposte ai Lineamenta hanno associato in modo stretto un terzo scenario che va segnando un modo sempre più determinante le nostre società: lo scenario economico. In gran parte causa diretta del fenomeno delle migrazioni, lo scenario economico è stato evidenziato per le tensioni e le forme di violenza che ad esso sono collegate, a seguito delle diseguaglianze che provoca all’interno delle nazioni e tra di esse,… all’aumento del divario tra ricchi e poveri” (n. 56).
Quello appena accennato è uno dei tanti mali inseriti, dove opera il mysterium iniquitatis al centro dei vari scenari. Però sono messe “in luce anche gli indubbi successi che sono derivati all’esperienza cristiana dall’avvento di questi scenari. Ad esempio più di una risposta ha segnalato come ricaduta positiva del processo migratorio in atto l’incontro e lo scambio di doni tra Chiese particolari, con possibilità di ricevere energie e vitalità di fede dalle comunità cristiane immigrate”. Addirittura, per le nostre “comunità cristiane che, pur avendo alle spalle passati gloriosi, vivono un presente di fatica e dispersione… è un dono eminentemente spirituale accogliere quanti hanno dovuto lasciare la propria terra per motivi di persecuzione e portano nel loro spirito la ricchezza incalcolabile dei segni del martirio vissuto in prima persona” (n. 75).
L’attenzione non va soltanto ai migranti cristiani cattolici; la maggioranza dei cristiani non è cattolica e circa la metà dei migranti non è cristiana. Le migrazioni dunque pongono anche un problema di prima evangelizzazione: “Le Chiese di antica cristianità, alle prese col drammatico compito della nuova evangelizzazione, comprendono meglio che non possono essere missionarie verso i non cristiani di altri paesi e continenti, se non si preoccupano seriamente dei non cristiani in casa propria: la missionarietà ad intra è segno credibile e stimolo per quella ad extra, e viceversa” (n. 76)
UN MILIONE DI LAVORATORI STRANIERI LASCIA L’ITALIA?
Così risulterebbe dall’ultimo censimento Istat. Per il Ministro A. Riccardi il dato è “probabilmente sovrastimato”; tuttavia ci sono certamente molti immigrati che, di fronte alla crisi, sono tornati nei paesi di origine. Altri invece sono andati in altri Paesi europei dove è più facile trovare lavoro e integrarsi. Si tratta in genere di manodopera specializzata, molto richiesta dagli imprenditori e di persone che si sono bene integrate: è un fenomeno che rischia di tradursi in una perdita per noi”. “La logica che guida il Governo – ha aggiunto il ministro - è che questo problema epocale non può essere più gestito solo con una logica di emergenza. La presenza di lavoratori stranieri in Italia, come ben sanno gli imprenditori, è ormai fondamentale per la crescita e lo sviluppo economico del nostro Paese. Bisogna allora lavorare per integrare questi lavoratori nel territorio, favorendo legalità, rispetto delle leggi e reciproca comprensione e convivenza con gli italiani”.
Il Governo dunque è preoccupato e punta a prevenire questi fenomeni di abbandono dell’Italia, la cui entità – secondo altri dati – non sarebbe così allarmante.
DI FATTO LA POPOLAZIONE STRANIERA CONTINUA A CRESCERE
Il 30 ottobre a Roma, e in contemporanea in tutte le Regioni, sarà presentato il Dossier Statistico Immigrazione di Caritas/Migrantes con i dati aggiornati al 1° gennaio 2012. Molto probabilmente in trend di crescita della popolazione straniera sarà confermato anche per il 2011, soprattutto in forza dei ricongiungimenti familiari e delle nuove nascite da genitori ambedue stranieri. Se ne può avere conferma da qualche dato locale. Ad esempio, il Rapporto sulla presenza straniera in Provincia di Brescia, pubblicato l’11 settembre dall’Osservatorio regionale lombardo sull’immigrazione, registra per il 2011 in quella Provincia 202.000 presenze straniere (inclusi gli irregolari, stimati sui 17.000): il 16% della popolazione globale, con l’aumento di 11.000 nei confronti dell’anno precedente. Quasi in contemporanea l’Osservatorio regionale veneto rendeva noto il 9° Rapporto sull’immigrazione straniera nel Veneto: 600.000 presenze , di cui 426.000 non comunitarie, con un incremento nell’ultimo anno di 25.000.
A SOSTEGNO DEGLI STRANIERI CHE PERDONO IL LAVORO
Uno di questi interventi governativi è la legge 2012/92, entrata in vigore il 18 luglio, sulle “Disposizioni in materia di riforma del mercato di lavoro in una prospettiva di crescita”; essa contiene dispositivi anche a favore dei lavoratori stranieri che hanno perso il posto di lavoro. Eccoli in sintesi:
1. Il lavoratore straniero in possesso di permesso di soggiorno per lavoro subordinato che perde il posto di lavoro, anche per dimissioni, può essere iscritto nelle liste specifiche per il periodo di residua validità del permesso di soggiorno e comunque per un periodo non inferiore a un anno, mentre la legge del 2002 limitava questa possibilità a sei mesi.
2. Può perdurare il permesso di soggiorno anche per tutto il periodo di durata della prestazione di sostegno al reddito, cioè nel caso che il lavoratore usufruisca di ammortizzatori sociali come cassa integrazione e indennità di disoccupazione; il permesso rimane in vigore fino all’esaurimento dell’ammortizzatore sociale, anche se supera l’ anno.
3. Inoltre l’eventuale successivo rinnovo del permesso di soggiorno potrà aver luogo anche qualora il lavoratore straniero dimostri un reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale (circa € 500)
E’ MORTO DON BRUNO NICOLINI, L’APOSTOLO DEI ROM
La moete l’ha colto il 17 agosto, a Roma, all’età di 85 anni. Ai nomadi, sia rom e sinti che fieranti e circensi, egli ha dedicato oltre 50 anni della sua esistenza sacerdotale: fin dal lontano 1958 quando, viceparroco a Bolzano, aveva iniziato a occuparsi degli “zingari” e allo scopo vi aveva fondato l’Opera Nomadi, estesasi poi a raggio nazionale. Don Nicolini fu chiamato a Roma da Paolo VI per continuare ad occuparsi della pastorale dei Rom a Roma nel 1964, dove aveva preparato il primo grande incontro europeo tra il popolo Rom e Paolo VI a Pomezia del 1965. Fu in quella occasione che Paolo VI pronunciò lo storico discorso attorno al tema: “Voi siete nel cuore della Chiesa”. Più tardi egli ha creato pure il Centro Studi Zingari e la rivista “Lascio Drom”. La Migrantes nazionale così si esprime: “Con la morte di Don Bruno Nicolini il rom perdono un padre e un amico, la Cheisa in Italia un pastore attento a riconoscere e tutelare il popolo rom, la Migrantes un collaboratore fedele e intelligente”.
RIAPRE LA SCUOLA ANCHE PER GLI ALUNNI STRANIERI
Oltre 710.000 gli studenti stranieri di cui molto più della metà nati in Italia. Duemila sono le classi con oltre il 30% di figli di immigrati, soprattutto in Alta Italia; poche quelle che non registrano qualche presenza straniera. Prossimamente si potranno avere dati più abbondanti su cui riflettere; comunque diventa sempre più acuta l’esigenza di rendere sempre più interculturale l’impostazione didattica delle nostre scuole e di fare della scuola la vera palestra di una convivenza pacifica e costruttiva fra gli italiani da sempre e gli italiani che tali chiedono di essere riconosciuti per la stabilità del loro progetto migratorio.
I NAUFRAGI NON SONO UN CAPITOLO CHIUSO
Più raramente che nel 2011 si sente parlare di naufragi, di barconi alla deriva, di soccorsi da parte della Guardia costiera anche su acque internazionali, ma i drammi non sono mancati anche ultimamente. E’ del 7 e 8 settembre la notizia di 80 naufraghi, provenienti dalla Tunisia, di cui solo 56 erano stati tratti in salvo. Una nota accorata della Migrantes regionale della Sicilia, a firma anche del Vescovo di Messina, mons. Calogero La Piana, termina domandandosi che “se non sia il caso di attivare corridoi umanitari ed evitare la strage di innocenti che ormai da anni ha trasformato il Mediterraneo in un cimitero”. Sarà difficile stabilire che cosa in concreto possano essere questi corridoi umanitari, ma più difficile è rassegnarsi all’indifferenza o alla fatalità, al degrado cioè della nostra coscienza civile e cristiana.
OCCHI APERTI SU ALCUNI PROBLEMI DI ATTUALITA’
Su certi acuti problemi che riguardano gli immigrati gli organismi ecclesiali, Migrantes compresa, non possono non sentirsi intercettati, pur richiamando e denunciando che la responsabilità prima cade direttamente sulle pubbliche istituzioni. Ne enunciamo alcuni.
La riforma della legge sulla cittadinanza – E’ terminata la campagna “L’Italia sono anch’io”, non è terminato però l’interesse dei gruppi ecclesiali e in genere del Terzo Settore come pure di molte forze istituzionali per la riforma della legge, almeno per quanto riguarda i minori stranieri, che effettivamente stranieri non sono dato che tre quarti di loro sono nati in Italia e dall’infanzia frequentano le scuole italiane: tre quarti di oltre un milione di figli di immigrati, pari al 22% della popolazione straniera e il 10% degli alunni delle nostre scuole. Ha avuto larga risonanza in proposito la forte dichiarazione del Presidente Napolitano sul finire del 2011: “Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Itali da immigrati stranieri. Negarla è una autentica follia, un’assurdità”. Il Presidente dell’Anci ha parole non meno chiare: “Sono stranieri solo coloro che commettono il male, non c’è un tempo giusto o sbagliato per fare le cose giuste che vanno fatte subito. Attendiamo che il Parlamento si assuma le sue responsabilità”. Realisticamente non c’è da attendersi un’iniziativa da parte di questo Governo di transizione; però siamo a pochi mesi dalle elezioni politiche e ognuno di noi può dare il suo contributo di sensibilizzazione, ben prevedendo che su questo tema avremo i soliti schieramenti e dibattiti anche roventi.
Razzismo strisciante in aumento – In Italia c’è una “preoccupante diffusione dell’incitamento all’odio razziale nel discorso politico e mediatico, specialmente nei confronti di rom e sinti, nonché un incremento del razzismo diffuso attraverso internet e i social network”. La denuncia arriva dal rapporto, redatto da un network di otto associazioni, che è stato presentato a Ginevra al Comitato della Nazioni Unite per l’Eliminazione della discriminazione razziale (CERD). E’ stato chiesto al Comitato di formulare una “general recommendation” per rafforzare gli strumenti internazionali esistenti in tema di lotta contro le discriminazioni razziali.
Persistono sistemi “para-schiavistici” verso immigrati- Denunce e arresti di datori di lavoro si sono avuti anche nei mesi scorsi, come nelle campagne di Nardò (Lecce) verso centinaia di immigrati tunisini e ghanesi, assoldati a raccogliere angurie e pomodori in cambio di due euro all’ora, salvo poi decurtazioni da parte dei caporali per spese di vitto, alloggio e trasporto nei campi. Forse però capita anche a noi venire a conoscenza di situazioni che non arrivano a questi estremi ma che comportano ugualmente forme di sfruttamento intollerabile. Ingiustizie che fanno disonore alla nostra convivenza civile e che non dovrebbero lasciarci indifferenti.
E i mass media? – Medici senza Frontiere ha curato l’annuale rapporto “Le crisi umanitarie dimenticate dai media 2011”. La pubblicazione include un’analisi a cura dell’Osservatorio di Pavia sui telegiornali italiani. Come e quanto i TG italiani hanno raccontato l’arrivo in Italia dei migranti in fuga dalla Libia, Tunisia ed Egitto nel 2011? In quell’anno sono state dedicate 1.391 notizie al tema: preoccupa il modo con cui è stata rappresentata questa crisi. Spicca anzitutto che “emergenza” è il termine più diffuso per comunicare il contenuto della notizia, quasi mai l’attenzione principale si porta sulle condizioni medico-sanitarie. I protagonisti a cui è data voce sono nel 65% dei casi i politici; alle testimonianze dei migranti è riservato solo il 14%, il 12% alle comunità locali e il 10% alle forze sociali e di volontariato impegnate nel settore. E’ da prendere atto che dentro a questo quadro si forma la mentalità e il comportamento della nostra gente.
NOTIZIE DI CASA NOSTRA
+ “GOCCIA D’ORO 2012 AL MERITO DELLA FONDAZIONE MIGRANTES” – Si tratta del premio promosso dalla “Misericordia” di Rapolano Terme, dedicato quest’anno al tema dell’immigrazione. Motivazione del riconoscimento: “lo stimolo all’accoglienza, alla comprensione e alla valorizzazione dell’identità dei migranti, italiani e stranieri, in un clima di pacifica convivenza rispettosa dei diritti di ogni persona”.
+ CENTRO DI ASCOLTO “G.B. SCALABRINI” – Il 13 settembre ha ripreso la sua normale attività. Nei primi sei mesi di quest’anno sono passati per il Centro circa tremila immigrati: la verifica fatta a giugno su questo primo semestre di vita, dopo il suo trasferimento da Via Ferraris, aiuterà a impostare l’attività secondo criteri sempre più razionali in vista di un più efficiente servizio, che mira ad offrire agli immigrati indigenti alcune prestazioni materiali, ma soprattutto ad aiutarli a rendersi sempre più autonomi e responsabili della loro vicenda migratoria e del loro positivo inserimento nel nostro ambiente. Allo stesso tempo il Centro, come espressione di un servizio ecclesiale, intende in primo luogo dare testimonianza di amicizia e di fraternità che abbia valore di evangelizzazione.
+ SUOR MANUELA SIMOES, Scalabriniana, leva le sue tende a Reggio e le trapianta a Lamezia Terme, col compito di dare inizio in quella diocesi a una nuova presenza scalabriniana. Le auguriamo una buona avventura missionaria, senza però darle un addio, dato che le due diocesi sono confinanti. A Reggio è stata sostituita dalla consorella Suor Federica Gallina, che ha già fatto esperienza missionaria tra gli emigranti in diversi Paesi d’Europa, Albania compresa. Anche attraverso questo Foglio il Centro Diocesano Migrantes le dà il più cordiale benvenuto.
+ ALLA CALABRIA PRIMATO PER LA PRESENZA DI STUDENTI ROM – Su una presenza globale di Rom di 13.000 (di cui il 55% ha un’età inferiore ai 18 anni) sono 1.200 gli alunni di questa etnia nelle scuole di Calabria. A rilevarlo è l’assessore regionale alla cultura nel corso della riunione di un gruppo di lavoro che si occupa della presenza Rom in Calabria. Questo numero assegnerebbe un certo primato alla nostra Regione. Resta da verificare se gli iscritti effettivamente frequentano la scuola e a quale quota è l’abbandono scolastico. Comunque tale risultato lo si considera una tappa incoraggiante, non un traguardo.