Riflessioni sulla Giornata di Primavera
MONGIANA: il “genius loci” della contemporanea identità degli AS calabresi.
Cari AS, la mia riflessione sulla giornata di primavera, non può non rimandare a quanto scritto nelle nostre linee programmatiche, ed anche, alla ricchezza scout che a Mongiana, ha trovato un primo, bello, corposo riscontro e un’inaspettata adesione. Muovendoci alla semplicità dell’art. 6 della Legge scout: “Lo Scout e la Guida amano e rispettano la natura” e grazie agli stimoli della nostra segretaria regionale e degli autorevoli ospiti: Riccardo, Cristina, Enzo, che hanno promosso l’evento di Salerno dal titolo “Abitare la Città dell’Uomo”, abbiamo assistito, ad un riuscito intrecciarsi di temi tra il vivere all’aperto e l’impegno civile che ogni adulto scout sostiene nella società del tempo presente. A partire dal cerchio di apertura, si è cercato di dare spazio alla fantasia dello scout, giocando insieme al grande gioco dello scoutismo, attraverso esperienze di condivisione e momenti di sensibilizzazione, con l’intenzione di suscitare risposte costruttive e fattive, sia personali, sia di comunità.
I giochi del mattino (gioco dell’oca e gara di cucina) e le attività del pomeriggio (animazioni e messa) si sono susseguiti dentro un percorso all’insegna di spunti di riflessione e di esperienze pratiche, di riscoperta della solidarietà come positiva collaborazione con chi ci è accanto, del vivere la dimensione della prossimità e della diversità come elementi arricchenti.
Il porsi in una situazione di ascolto, il tentare di percepire l’invisibile che sta dietro al visibile ha permesso di ripensare in tranquillità anche gli aspetti territorio-geografici e le problematiche socio-culturali della lunga tradizione storica calabrase, fino a riesaminare l’essere e l’avere contemporaneo di questo estremo lembo meridionale d’Italia, sui temi scelti: della cittadinanza attiva; della legalità; dell’immigrazione e nuove povertà; della buona politica.
Così come l’uomo nasce per essere “quell’uomo” (e non uno qualsiasi), con quelle caratteristiche, quell’indole, quel destino, così un luogo esiste perché ha in sé iscritta la propria, peculiare vocazione: l’escursione tra il bosco e la storia di Mongiana, ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale di “genius loci” dove, la ricerca del vero, del bello e del buono, ci ha pervasi per tutto il giorno, favorendo lo spirito di fraternità e di amicizia.
È stata una dimostrazione tangibile che la “fratellanza scout” non è un utopia ma è agevolmente e concretamente realizzabile se si è pronti a dire “si”.
Il riconoscersi nelle tante appartenenze e nella propria diversità calabrese, viste come elementi arricchenti del nostro vivere, ha gettato le basi, per quello che poteva essere l’apporto di noi AS calabresi, in generale nel nostro territorio, e poi in paricolare per l’evento di Salerno.
Attraverso il tema scelto di “servire la citta” e ricordando che l’identità non è data una volta per tutte, ma si costruisce e si trasforma durante tutta l’esistenza , è venuto lo stimolo a formare un nuovo pensiero evolutivo, che non si riduce a sommare i singoli accadimenti, ma che riesce a collegare e integrare la conoscenza nella totalità dei fattori dentro la storia.
Sulla base di questi punti fermi sembra aprirsi per ciascuno di noi AS, una sorta di via maestra nella quale siamo invitati a prendere atto che tutta la realtà che ci circonda è segno di Dio. In questo senso, “servire la citta” come “educazione/presa di coscienza” e “corretta azione”, propria e del “cittadino”, rappresenta l’elemento determinante in grado di muovere la società verso la scelta della custodia del Creato, delle sue risorse e dei suoi equilibri.
Antonio C. Pallone, incaricato MASCI regionale Calabria – Creato