Saline Joniche (RC): NO alla centrale a carbone
Si è tenuto venerdi 6 luglio, a Saline Joniche (RC), un incontro dei sindaci dei comuni del basso jonio reggino che avrà per tema la centrale a carbone. In seguito alla firma del Decreto da parte del Presidente del Consiglio, che di fatto ha ufficializzato il parere di Valutazione d’Impatto Ambientale, sono state finalmente rese pubbliche tutta una serie di lacune, mancanze e forzature di un progetto ormai vetusto, che vanno a sommarsi, non dimentichiamolo, al parere fermamente contrario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il coro di NO che si è ancora una volta levato in seguito alla diffusione della notizia, e che continua a farsi sentire forte in questi giorni, sia adesso ribadito con azioni concrete ed atti ufficiali dagli amministratori locali che, di concerto con la Regione Calabria e con il Presidente Scopelliti, siamo certi sapranno respingere definitivamente un progetto che come ribadito più volte è totalmente incompatibile, oltre che dannoso, con la vera vocazione del territorio.
La stessa commissione tecnica ministeriale nella VIA, non ha potuto fare a meno di mettere un punto ad uno dei tanti imbarazzanti cavalli di battaglia del progetto SEI-Repower, bocciando categoricamente la possibilità che la realizzazione della centrale a carbone possa diventare un motore di sviluppo turistico.
Dai nostri sindaci, rappresentanti della volontà popolare, ci aspettiamo adesso un atto di coerenza e responsabilità nei confronti di una intera società civile indignata e preoccupata per il modo in cui si sta tentando di imporre un progetto che nessuno ha mai voluto.
Chiediamo ai nostri sindaci di fare quello per cui sono stati eletti: garantire l’interesse collettivo, non quello di parte. Chiediamo loro di essere forti e risoluti e di “resistere” alle tentazioni offerte da chi ovviamente è determinato a realizzare il proprio guadagno, anche cedendo “qualcosa” in termini di compensazione al territorio.
La nostra area ha già pagato a caro prezzo gli errori del passato. Nessuno sviluppo, nessuna occupazione con il tentativo di industrializzare un sito posto al centro di ben 6 SIC (Siti di Interesse Comunitario). Il fallimento è sotto gli occhi di tutti ed è arrivato il momento di scongiurare che l’incubo si ripeta. I danni sarebbero irreparabili e i cittadini questa volta non rimarranno a guardare!
Ci auguriamo che i nostri sindaci, in sinergia, accolgano modelli di sviluppo compatibili con le vocazioni espresse dal territorio, perché solo così si potrebbe dire di aver fatto il proprio dovere e di aver posto le basi solide per una crescita e uno sviluppo reali e duraturi. Ci auguriamo fortemente che l’incontro tra i sindaci sia un momento di riflessione che li porti uniti e compatti a chiedere al Presidente Scopelliti di esprimere il suo diniego all’intesa con il Governo, bloccando così l’iter procedurale in essere. L’attesa è finita! E’ arrivato il momento di far valere la volontà popolare:
NO ALLA CENTRALE A CARBONE NEL NOSTRO TERRITORIO!
Coordinamento Associazioni Area Grecanica
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